Il Ct della Nazionale Simone Pianigiani è intervenuto ai microfoni del quotidiano “Il Mattino” rilasciando una bella e corposa intervista riguardo alla situazione attuale del basket italiano. Partendo dal ritorno di Napoli e Torino in LegaDue, al quasi addio di Scafati fino alla Nazionale che sbarcherà in Slovenia per i prossimi Europei. Ecco l’integrale articolo:
Sei anni fa Simone Pianigiani all’esordio come capo allenatore con Siena diede subito un dispiacere ai tifosi di Napoli eliminando gli azzurri di Piero Bucchi a Casalecchio di Reno nei quarti di finale della Coppa Italia. Oggi che non è più un allenatore di club ma il coach della Nazionale Italiana di pallacanestro gode di una visione privilegiata su tutto quello che rientra nella dimensione cestistica italiana e tra le novità delle ultime settimane ha accolto con entusiasmo il rientro di Napoli che giocherà nella Legadue Gold: «Sono tempi particolari per la pallacanestro e per gli altri sport in generale. La congiuntura economica non è favorevole e il fatto che Napoli abbia acquisito un titolo così prestigioso come quello della Biancoblu Bologna è un segnale chiaro della serietà del progetto – spiega – È importante che si riaffaccino nei campionati di serie A le grandi città come Napoli o come Torino che è salita dalla Dna e che abbiano buone basi, siano società solide. Speriamo che torni anche l’altra Bologna».
Il coach dell’ Azzurro Napoli sarà il 39enne Demis Cavina: è l’uomo giusto per questo nuovo progetto? «È giovane ma è comunque un allenatore molto esperto perché allena da quando era ragazzo. La tanta gavetta fatta nelle minors gli ha permesso di affermarsi a livelli più alti. Naturalmente per fare bene occorrono che funzionino tante componenti intorno ad una squadra. Il rapporto squadra, società e tifosi è determinante perché un progetto decolli».
Caserta, intanto, ha ricapitalizzato e si è iscritta, dopo mesi difficili sotto l’aspetto finanziario, al campionato di serie A. È una buona notizia per tutto il sistema … «È importante che il nostro basket non perda realtà con grandi tradizioni. L’identità e il prestigioso della nostra pallacanestro è prodotta anche dai club che hanno storia ed appeal. Caserta è stata l’unica squadra del Sud ad aver vinto uno scudetto. E poi lì c’è una passione ed un’attenzione che evidentemente danno una spinta a tutto il movimento. Ricevere queste energie positive dà anche più gratificazione agli imprenditori che vogliono investire».
Scafati sta cercando con grande difficoltà di salvarsi mentre Avellino ha proposto un biennale a Lakovic da 1 milione di euro circa. Quanto è importante evitare “la fuga dei cervelli”, anche se stranieri, dal nostro campionato? «Dispiace per Scafati mentre fa piacere che Avellino abbia sprintato nel finale sotto la guida di Pancotto che è stato mio capo allenatore a Siena a metà degli anni ‘90. Lakovic è un giocatore fondamentale per leadership e gestione della squadra».
Guardiamo in prospettiva. Il 24 luglio raduno della Nazionale a Milano poi preparazione a Folgaria in vista degli Europei in Slovenia dal 4 settembre. Senza Gallinari, infortunato, sarà dura. «È un giocatore importante e lo ha dimostrato nelle gare di qualificazione. Restiamo una buona squadra ma giochiamo in un girone di ferro dove passano le prime 3 e le favorite sono Grecia, Russia e Turchia. Punteremo a farci rispettare e giocando le gare di qualificazione a Capodistria, vicino Trieste, saremo nel nostro habitat».
Ci sono tre cestisti campani nell’orbita delle convocazioni. I fratelli Gentile, con Stefano che, da capitano, ha condotto la Sperimentale domenica sera al trionfo nel torneo di Jesolo e poi c’è Peppe Poeta. «È ancora presto per decidere chi verrà in Slovenia ma questi tre nomi sicuramente li prenderò in considerazione. Partiremo dallo zoccolo duro della Nazionale e poi ci saranno delle integrazioni con alcuni giovani».
È iniziata la finale playoff . E c’è ancora Siena … «Oggi però sono il coach della Nazionale. Sono sicuro che sarà una bella finale».