Difficile non ricordare la Napoli dell’Avvocato Mario Maione. Quella targata Pompea, Carpisa, Eldo. Il trofeo della Coppa Italia vinto in quel di Forlì il 19 Febbraio 2006 e l’esordio in Eurolega con ingresso alle Top16 sfiorato nella stagione successiva. Una società che gli ‘aficionados’ napoletani identificano come ultima creatura cestistica in grado di aver rappresentato con dignità ed orgoglio la città nella mappa cestistica nazionale prima di sparire, e dopo la quale si sono susseguite avventure che definire ‘poco fortunate’ pare eufemistico. Quella società era la S.S. Basket Napoli 1946, ed oggi 13 Ottobre 2016 è stata depositata presso la Cancelleria del Tribunale di Napoli la sentenza con data 28.9.2016 con cui “Mario Maione, Mariella Maione, Giuseppe Maione, Augusto Forenza, Salvatore Romano, Severo De Vizia, Enrico De Vizia e Massimo Orlacchio sono condannati al pagamento in solido a favore della curatela della somma di euro 5.000.000,00 di euro” cui si aggiungono spese legali per spese vive di questo giudizio e del doppio grado cautelare. Dalla condanna depositata si legge anche qualcosa relativo al penultimo GM di quel sodalizio, Pierfrancesco Betti: “è rigettata la domanda della curatela fallimentare nei confronti di Pierfrancesco Betti e la condanna al pagamento in favore di questi di euro 40.000, di cui euro 20.000 per il doppio grado cautelare, oltre spese generali, IVA e cassa.”
Con questa sentenza si scrive la parola FINE anche dal punto di vista legale ad un’era sportiva terminata sul campo poco più di dieci anni fa. Un periodo storico che i tifosi napoletani ricordano ancora con nostalgia e fierezza.
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