Altro giro, altra sconfitta per la Scandone Avellino. Al Pala del Mauro la Luiss Roma passa in scioltezza col punteggio di 61-73. Situazione preoccupante per la compagine di De Gennaro: quarta sconfitta consecutiva in campionato, quinta nelle ultime sei di ed ultimo posto in classifica. Atteggiamento e morbidezza difensiva i due principali campanelli di allarme. La qualità chiaramente non è eccelsa, questo lo sapevamo, ma si può e, obbligatoriamente, si deve fare di più. La salvezza, ora come ora, è un lontano miraggio ma gli elementi a disposizione, sorprese permettendo, saranno questi fino alla fine. Avellino lenta, macchinosa e con poche idee. La “uomo” non funziona come dovrebbe e da salvare onestamente c’è molto poco. Discreto l’impatto del nuovo arrivato Erkmaa (9 con 3/7 da due e 5 rimbalzi). Marzaioli e Ondo Mengue (rispettivamente con 10 e 9 a referto) predicano nel deserto ed il solito Locci sotto le plance, senza un cambio adeguato dalla panca, può fare veramente poco. Per gli ospiti la coppia casertana D’Argenzio-Pasqualin (5 e 14) domina in lungo ed in largo. Qualità, precisione al tiro e bravura a gestire il ritmo gara. Nel pitturato Infante (13) non ha rivali per peso e qualità. Roma organizzata, attenta in fase di costruzione e precisa nei momenti decisivi. MVP del match Martino: ad inizio quarto quarto il capitano dà l’allungo e tutti lo seguono a ruota. Chiuderà con 14 punti, 6/8 da due e 6 falli subiti. I laziali salgono a quota 8 in perfetta bagarre play off, la Scandone guarda tutti da basso.
I e II Quarto
Parte forte la Luiss Roma: 2-9 il parziale dopo i primi 5 minuti di gioco. Avellino ancora negli spogliatoi: Infante fa la voce grossa sotto canestro, Locci in difficoltà e De Gennaro chiama subito time out. I lupi non reagiscono: Pasqualini e Di Carmine sono in fire; tra le fila biancoverdi positivo l’esordio di Erkmaa. Ventrone fatica in cabina di regia, Pasqualin poderoso infila la bomba del +9. Marzaioli unica nota positiva delle ultime azioni; la “uomo” dei padroni di casa non paga affatto. Palla rubata di Bonaccorso su Ventrone, due comodi per il 13 in maglia blu. Ospiti in perfetto controllo del match; lupi dalle percentuali molto basse, nonostante un discreto giro palla. Martino manda al bar Erkmaa ma dall’altro lato la bomba di Marzaioli dà ossigeno puro ai lupi in estrema difficoltà. 19-27 il parziale al 15’ con Di Carmine dalla lunetta per due liberi. Avellino lentamente trova le misure ed il ritmo gara, il passivo si riduce ma Roma appare organizzata e sul pezzo. Il numero 3 in canotta bianca è l’anima della rimonta. Iovinella da tre non fallisce: bomba sulla sirena che fa esplode il Pala Del Mauro. I padroni di casa tornano a contatto. 30-34.
III & IV QUARTO: Pronti, via e 4-0 targato Locci. Perfetta parità al Del Mauro a quota 34. Tripla di Marzaioli in transizione e sorpasso per i lupi che per la prima volta da inizio gara mettono il naso avanti. Andrea Paccariè ferma l’emorragia, chiamando time out. Mondo Mengue è on fire, finalmente anche il pubblico si scalda e la partita diventa piacevole. La Luiss di gran carattere risponde colpo su colpo con un super Tamburini. Palla persa di Marzaioli che innesta il contropiede di Infante. Roma mette il naso avanti ma Rajacic gioca meravigliosamente in post basso. Sciocchezza di Rajacic sulla penetrazione di Martino: 2+1 per il numero 7 in canotta blu e gli ospiti respirano sul +4. D’Argenzio dai 6 e 75 ammutolisce il Del Mauro. Avellino stanca e disorganizzata, la Luiss prova a dare la mazzata decisiva al match. Il finale di quarto è garbage time. Pasqualin e Martino sugli scudi. Circolazione fluida e organizzazione. Così Infante e Co sbancano il Del Mauro. 61-73
POST GARA
De Gennaro: “C’è poco da dire. I problemi sono sempre gli stessi. Non c’è qualità offensiva. Con 61 punti non si vincono le partite. Sto provando di aumentare l’intensità in difesa. E’ l’unica cosa che ci potrebbe far fare qualche punto in più. Nella parte finale crolliamo, ci disuniano e facciamo sempre gli stessi errori. Ho poco dalla panchina, come carattere e cuore. Non so i motivi, sto cercando di capire. In settimana lavoriamo benissimo mentre il giorno della partita c’è la paura di perdere. Siamo giovani e ci sta. Dobbiamo crescere a livello caratteriale e ovviamente sta a me. Oggettivamente facciamo fatica. Crediamo nei ragazzi ed io farò di tutto per farli giocare più tranquilli. Quando andiamo giù molliano mentalmente e poi diventa dura tornare a contatto. Ci innervosiamo e caliamo drasticamente. Speriamo che Andrea Bianco possa tornare per avere qualche equilibrio. Devono imparare a difendere, a sciovolare e non farsi battere nel primo palleggio. Speriamo nel miglioramento. Meritiamo i fischi, dopo 5 settimane la pazienza è finita e basta le pacche sulle spalle. Il periodo di pre campionato è finito. La piazza si aspetta una reazione. O cambiano registro e molti di loro vanno a casa.”