Walter De Raffaele: “Venezia da montagne russe, ma restiamo ai vertici”.
Water De Raffaele, coach della Umana Reyer Venezia, giudica la stagione della squadra oro-granata intervistato da La Gazzetta dello Sport.
“Finora siamo stati da montagne russe. Sono convinto sia anche frutto dei due assetti diversi, in Serie A e in Champions. Avere una doppia faccia, con 13 giocatori da gestire, non è mai semplice.”
Venezia è seconda in campionato, agli Ottavi di Champions.
“Il tifoso medio vorrebbe sempre il massimo. Però per un club come il nostro l’importante è restare al vertice per tanti anni. Con il lavoro e l’umiltà ci siamo riusciti. Non è mai semplice, spesso lo si dà per scontato. Come spesso si dimenticano el vittorie, tipo la Fiba Europe Cup. “Coppetta”? Chiamatela pure così, ma la fase finale è di buon livello. E poi vincere è sempre difficile e bello”.
La sconfitta in Coppa Italia con Sassari brucia ancora dopo essere stati sopra di 20…
“C’è ancora amarezza e rabbia. Dopo 27′ di dominio ci siamo inspiegabilmente bloccati. Lo sport, è anche questo. Come si esce dalla delusione? Lavorando. Aspettando la ripresa della A abbiamo svolto dieci giorni di grande qualità e intensità. Vedremo stasera a Bologna il risultato sul campo”.
Su Gasper Vidmar.
“Ha fatto fatica ad ambientarsi in campionato e infatti le sue migliori gare le ha prodotte in Champions. Ma la sua fisicità ci farà comodo”.
Su Austin Daye.
“Ha un talento immenso, indiscutibile. Il suo è un ruolo, quello dell’ala grande, delicato. Lui per primo sa che può dare di più. Non ha colpe specifiche, il mio concetto di squadra è sacro, si vince e si vince tutti insieme”.
Su Stefano Tonut.
“Sta crescendo tanto anche tatticamente. Ha un ruolo atipico che definirei tra il ‘due meno’ e il ‘due e mezzo’, si ritaglia tiri importanti, insomma sono contento”.