Walter De Raffaele: “Questa squadra dimostra di essere speciale e quanto abbia segnato un’epoca”
Walter De Raffaele, coach dell’Umana Reyer Venezia, commenta la semifinale raggiunta dopo il 93-91 con cui la Reyer ha sconfitto il Banco di Sardegna Dinamo Sassari in gara-5 dei Quarti di Finale al PalaTaliercio.
“Inizio con il fare i complimenti a Sassari, ha fatto un’altra grande partita, una grande serie. E’ finita ancora una volta in casa nostra con una partita equilibrata, Sassari a parte l’ultimo quarto ha controllato. Ci fossero state 15 partite di questa serie, saremmo andati a gara-15. Certamente è un grande spot per la pallacanestro. Come ha detto Gianmarco Pozzecco, purtroppo ci sono un vincitore e uno sconfitto, sarebbe bello se tutte andassero avanti. La nostra è stata un’impresa clamorosa, dimostra ancora una volta quanto questa squadra sia speciale e abbia segnato quest’epoca della Reyer. In tanti dicono che abbiamo finito un ciclo, forse hanno anche ragione… ma prima di finirlo, i ragazzi sono sempre disposti al sacrificio. Girando i quintetti e abbassandoli clamorosamente mettendo Stone da 5 abbia pagato molto giocando una difesa con tanti cambi. Dedico questa vittoria e ringrazio i miei giocatori, da dedicare al pubblico perchè non essendo mai presente, si fa sentire sempre molto vicino, e la dedico a un caro mio amico che ci ha lasciato l’altro ieri, Alberto. Cerchiamo di riposare qualche ora, poi ri-inizieremo.”
Sul -19, 52-71 al 28′, la Reyer ha compiuto una rimonta epica.
“Non ci siamo fatti prendere dall’ansia, ma credo che tatticamente: Valerio Mazzola da 5, Austin Daye da 4, Bruno Cerella da 4, quattro piccoli, cinque piccoli, tutti i cambi sistematici… tutte cose che i ragazzi sono stati bravissimi a mettere qualche granello di sabbia nell’ingranaggio di Sassari, poi la differenza l’ha fatta questo desiderio di essere speciali di questi giocatori. Vorrei ricordare che è la nostra sesta semifinale consecutiva, sei anni che questa squadra entra tra le prime 4 in Italia, vorrà dire qualcosa aldilà di scudetti e coppe. Sei anni che facciamo semifinali, impresa difficile e che magari devono passare tanti anni e può non succedere mai. Si percepisce quest’amore dei tifosi verso i ragazzi, perchè hanno dato tanto e continuano a darlo. Stasera poi, tante situazioni non percorribili di giocatori infortunati, fuori dalla partita, infiltrati. Quindi tanti motivi di soddisfazione.”