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Home Serie A Vuelle-Enel in countdown: Ross stella nascente ma è la “stella del Sud” a festeggiare. Musso spara a salve, Turner fa valere la legge dell’ex

Vuelle-Enel in countdown: Ross stella nascente ma è la “stella del Sud” a festeggiare. Musso spara a salve, Turner fa valere la legge dell’ex

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Jacob Pullen Brindisi

Nella prima giornata di ritorno di Lega A, la Vuelle Pesaro e l’Enel Brindisi hanno dato vita ad una sfida spettacolare, non risparmiandosi in alcun frangente di gara e rispondendo colpo su colpo, come dimostra il punteggio finale di 93-101 con cui la squadra di coach Piero Bucchi viola l’Adriatic Arena. Andiamo a rivivere curiosità e statistiche del match con il consueto appuntamento del Lunedì targato Basketitaly: It’s countdown time!

10 il voto pieno e meritato a LaQuinton Ross. Ci riserviamo solo di assegnare la lode e il bacio accademico, causa sconfitta della propria squadra, ma l’ala americana classe ’91 ha fornito una prestazione che difficilmente dimenticherà con il trascorrere del tempo. I numeri mai come questa volta parlano chiaro: 37 punti in 38 minuti tirando con il 50% (9/18) dal campo (4/6 da 3), 100% ai liberi (15/15), raccogliendo 15 rimbalzi e subendo 7 falli. Una prova mostruosa che lo ha spedito nella storia del campionato, con la sua valutazione complessiva di 48 a dominare tutti dall’alto al basso, e in quella della Vuelle. Niente male per un rookie eh?

9 il voto alla coppia dei sogni brindisina Pullen-Denmon. Il duo a stelle e strisce vive una di quelle serate che tanto fanno andare in brodo di giuggiole le papille gustative degli amanti della pallacanestro pura, spietata e mortifera. Entrambi firmano 26 punti trascinando Brindisi alla preziosa vittoria, con Pullen che stabilisce la miglior prestazione italiana, nelle 51 partite finora disputate, al tiro da 3 grazie al 5/6 inanellato all’Adriatic Arena. La coppia che scoppia.. gli avversari!

8 come i falli subiti da Chris Wright. Una storia da film la sua, a sconfiggere la sclerosi multipla per tornare alla vita di tutti i giorni, quella fatta di scarpe che stridono su un parquet di gioco. In partita il play USA fa ammattire la difesa brindisina, con penetrazioni fulminanti al ferro che si concludono puntualmente con un canestro o con un fallo. Anche lui sigla 26 punti con 9/17 al tiro, arricchendo il tabellino con 3 assist e sporcandolo con 3 palloni persi. Buona la prima!

7 il voto all’ex di turno, Elston Turner. Accolto tra gli applausi dei suoi vecchi sostenitori, il giocatore ora in maglia biancoazzurra riacquisisce immediatamente il feeling mostrato nella scorsa stagione con i canestri dell’Adriatic Arena di Pesaro. Immarcabile nel primo tempo, la guardia del Missouri realizza 18 punti con 6/10 dal campo, sbucciandosi le ginocchia in difesa ed uscendo per 5 falli poco prima della fine dell’incontro. Sempre naturalmente tra gli applausi a scena aperta del pubblico presente. La legge dell’ex!

laquinton ross, pesaro

6 le sconfitte consecutive inanellate dalla Vuelle. Il momento è decisamente delicato in casa pesarese e l’esonero di coach Dell’Agnello, giunto nelle scorse settimane, ne è stato a testimonianza. L’esordio del neo coach Paolini e dei nuovi arrivati Wright-Lorant è stato positivo, ma ciò non è bastato per portare a casa il bottino pieno. Nel frattempo Caserta si riavvicina prepotentemente mettendo il fiato sul collo alla truppa biancorossa. I punti di differenza infatti ora sono solamente due. L’inferno visto da vicino!

5 le vittorie esterne in questo campionato per l’Enel Brindisi, negli otto incontri disputati in trasferta. Un ruolino di marcia di 10 vittorie che le consente di cementare il quinto posto in classifica, lasciandosi alle spalle Trento, potendo dunque volgere concretamente lo sguardo in alto puntando i fari su Sassari, lontana due punti e con lo scontro diretto in programma al PalaPentassuglia tra due turni. Nel limbo: guardiamo avanti o dietro?

4 come il quarto periodo in cui Pesaro riaccende la fiammella della speranza di un clamoroso recupero. Brindisi chiude avanti di 16 lunghezze il terzo quarto, per poi subire la veemente reazione della squadra di casa, giunta anche al -6 sul finale. Bucchi e i suoi ragazzi però in questa settimana, vedi debacle in Belgio in EuroChallenge, ne hanno viste abbastanza e tirando un enorme sospiro di sollievo, concludono al suono della sirena finale il lavoro egregiamente svolto sin dalla palla a due. Furia pesarese ma vittoria brindisina!

3 per l’ottima percentuale nel tiro dalla lunga distanza dei biancoazzurri. L’Enel è molto ispirata quando gioca contro Pesaro tanto che la conclusione al tiro da 3 e il quasi 50% con 14/29, ne è a testimonianza. Nelle due gare di campionato disputate contro la Vuelle infatti Brindisi ha realizzato un 26/51 da oltre l’arco per un 51% che è da confrontare con il complessivo 32.3% con cui la squadra di coach Bucchi tira durante la stagione in corso. I 101 punti siglati valgono il record di punti realizzati in trasferta nella storia brindisina in Lega A. Vedo bianco-rosso e mi infiammo!

2 i giocatori seduti a bordo campo per la Victoria Libertas. Kendall Williams è stato costretto a guardare i suoi compagni battersi in campo per via di una pura scelta tecnica, essendo arrivato il nuovo play Chris Wright a rilevarlo almeno temporaneamente. L’altro assente di lunga data invece è Anthony Myles, ancora alle prese con l’infortunio che gli ha impedito di continuare la sua ottima prima parte di stagione. Spettatori non paganti e non contenti!

1 sola “bomba” realizzata da Bernardo Musso, negli 8 tentativi dalla lunga distanza. Una percentuale che cozza con la solita mano calda del capitano pesarese, abitualmente chirurgico nella specialità del tiro da fuori. Il suo sterile bottino personale di 5 punti penalizza le ambizioni di rimonta finali della VL. Polveri bagnate!

0 come la valutazione di Lega di James Mays. Una prestazione fortemente condizionata dai problemi alla solita caviglia malandata per il pivot americano con passaporto centrafricano. Non allenatosi in settimana, rimane in campo per soli 7 minuti in cui realizza 4 punti e 2 palle perse, palesando tutta la mancanza di un’accettabile condizione atletica il chè convince coach Bucchi a richiamarlo in panchina senza rischiarlo ulteriormente. Caviglia ballerina!