Il 19 Aprile 2015 è una data che in tanti a Capo d’Orlando faranno fatica a dimenticare: in una serata che resterà per sempre nella storia di questo piccolo club, l’Orlandina Basket sconfigge i campioni d’Italia dell’Olimpia Milano per la prima volta in casa sua (nei tre precedenti al PalaFantozzi avevano sempre vinto le “scarpette rosse”), la seconda negli 8 incontri in totale fra le due squadre (l’unica vittoria paladina, ad oggi, risaliva alla stagione 2007/2008 quando sbancò il PalaLido).
Un’emozione difficile da dimenticare per i biancazzurri in una giornata che, al di là di quanto ha detto il campo, ha visto trionfare i sani valori dello sport grazie all’accoglienza e all’affetto omaggiati dai tanti tifosi orlandini ai campioni dell’Olimpia, sia dentro che fuori dal palazzetto.
La partita ha visto un’unica protagonista, sempre in vantaggio per tutto il tempo e già avanti di 11 lunghezze dopo soli 5 minuti. Ci si aspettava un rientro della squadra di coach Banchi che, in realtà, non è mai arrivato, eccetto qualche fiammata di Ragland e Gentile nel secondo e nel terzo quarto.
Partita preparata alla perfezione da Griccioli, al quale vanno grandi meriti per questa vittoria, che ha saputo dare delle regole ben precise in attacco, sfruttando le uscite di McGee e l’esplosività di Henry, facendo altrettanto bene anche in fase difensiva, grazie ai raddoppi studiati su ogni ricezione di Samuels, oggi completamente assente mentalmente.
Milano, ancora senza Hackett ed oggi priva pure di Kleiza, ha sparacchiato da fuori (4/27 da tre, 15%) e non ha mai trovato continuità in attacco, nonostante i tanti tiri aperti lasciati dalla difesa orlandina nei minuti di maggiore sforzo: non segna praticamente mai Brooks (0/7 da fuori), non entra il tiro di Melli per ben 4 volte nel terzo quarto, fa cilecca anche Moss dall’angolo, non è serata.
Capo d’Orlando ne approfitta, vola sulle ali dell’entusiasmo con McGee toccando addirittura il +18 con tre triple, ma anche quando gli uomini di Banchi sembravano poter assottigliare lo svantaggio, non c’è mai stata la percezione che potessero tornare davvero a giocarsi la partita.
Una vittoria che, in termini di classifica, serviva ben poco ad entrambe le squadre: Upea già salva, Milano già sicura del primo posto, ma l’iniezione di fiducia data da questo successo va ben oltre i due punti, carica ancor di più un ambiente che vive di basket e rilancia le ambizioni dei paladini per la prossima stagione.
L’Olimpia, dal canto suo, non ne fa un dramma, come confermano le parole di Banchi nel post-gara, ma la doppia sconfitta consecutiva, arrivata dopo la batosta nel derby contro Cantù, impone ai “men in red” una pausa di riflessione per tornare in carreggiata ed arrivare concentrati ai playoff. Lì, sarà importante ritrovare quella fiducia arrivata nel mese di Marzo, che ha condotto i milanesi a 20 vittorie di fila in campionato, e che stava facendo compiere il miracolo playoff di Eurolega dopo un avvio di Top Sixteen non esaltante.
BasketItaly.it MVP: Andrea Pecile. 13 punti, 2/3 da due, 2/4 da tre, 3/3 ai liberi, 5 rimbalzi. Andrea Pecile quest’anno ha vissuto due stagioni. Una, prima dell’infortunio, in cui ha fatto fatica a giocare bene. Un’altra, iniziata dopo il trionfo di Avellino, in cui si è ritagliato uno spazio fondamentale tra le file di Griccioli. Questo miglioramento, grazie anche al suo utilizzo da guardia, lo ha definitivamente rilanciato, e Pecile è più che un fattore per Capo d’Orlando. Le cifre di questa sera, in cui ha fatto registrare il suo season high, ne sono una conferma. Segna, spezza la partita in due, lotta a rimbalzo, si sbatte in difesa. Tutto un altro Pec, e Capo d’Orlando lo applaude a scena aperta.
Upea Capo d’Orlando – EA7 Emporio Armani Milano 71-57 (29-15, 44-33, 52-44)
Capo d’Orlando: Hunt 3, Soragna 7, Nicevic 9, Pecile 13, Karavdic 4, Spampinato n.e., Henry 13, McGee 16, Sulejmanovic, Bianconi n.e., Campbell 6, Strati n.e.
Milano: Ragland 14, Brooks 3, Gentile 11, Gigli, Cerella 4, Melli 9, Villa n.e., Elegar 4, James n.e., Pecchia n.e., Samuels 8, Moss 4
Tiri da due: Capo d’Orlando 17/39, 44% ; Milano 13/30, 43%
Tiri da tre: Capo d’Orlando 8/20, 40% ; Milano 4/27, 15%
Tiri liberi: Capo d’Orlando 13/21, 62% ; Milano 19/24, 79%
Rimbalzi: Capo d’Orlando 42 (34 dif., 8 off.) ; Milano 37 (29 dif., 8 off.)
Assist: Capo d’Orlando 15 ; Milano 8