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Virtus Bologna, il GM Crovetti: “Non siamo ancora salvi. Noi in Europa? Me lo auguro”

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Il general manager della Virtus Bologna, Alessandro Crovetti, in un’intervista rilasciata a Il Corriere dello Sport – Stadio, fa il punto della situazione in casa Obiettivo Lavoro. La formazione emiliana non è ancora matematicamente salva, con sei punti di vantaggio sul fanalino di coda Torino, ma non è neanche aritmeticamente out dalla corsa ai playoff che, seppur con le due vittorie consecutive a Sassari e Varese, resta al momento un miraggio.

“Non siamo assolutamente salvi – ammonisce il general manager Sandro Crovetti -. Capisco che molti possano pensarla così, sia per le nostre ultime vittorie che per le sconfitte di Torino. Ma abbiamo davanti un calendario terribile, due partite in casa difficilissime con Cremona e Trento, e poi Torino alla penultima, che mai vorrei fosse uno spareggio. Trasferte tostissime, tre nelle ultime quattro del calendario, a partire da Avellino domenica, la squadra più in forma del campionato con dieci vittorie consecutive. Giocheremo a Pistoia e Cantù che lottano per l’ingresso ai playoff, e infine l’ultima con Reggio, la mia candidata allo scudetto assieme a Milano, che magari si giocherà il primo posto in stagione regolare. Logico che tutte e cinque le squadre a 18 punti guardino a Torino, che mi ha stupito a Capo d’Orlando: ero certo se la giocasse fino alla fine. Ma ha tutta la possibilità di fare una serie positiva e avvicinarsi a chi ha 18 punti oggi. Ne abbiamo parlato molto con Valli, sono concetti che Giorgio trasferirà alla squadra. Il 30 aprile sembra vicino ma ci aspettano sette battaglie pazzesche, vietato rilassarsi”.

Dagli arrivi di Bucci e Collins le scosse positive di queste ultime settimane. Lo stesso Valli ha reso merito al presidente per la carica che ha dato. “Il presidente è un valore aggiunto per Giorgio, che ha modo di confrontarsi, e sta avvenendo spesso, con un grande allenatore come Alberto. Che da parte sua, calandosi in questa realtà, ha capito come i tempi siano cambiati, con le nuove regole di eleggibilità. Vede quanto oggi sia più difficile la gestione umana e tecnica di un gruppo”.

Collins è l’uomo della svolta? “Ha portato una leadership che, a causa degli infortuni di Ray, non abbiamo mai avuto. Dando tranquillità ai suoi compagni di squadra. Basta guardare all’ultima prestazione di Gaddy. Ha l’esperienza per prendersi le responsabilità nei momenti decisivi del match. Il fatto di conoscere l’ambiente e tre anni passati con Valli sono stati un vantaggio innegabile nel suo positivo inserimento”.

Cosa è successo domenica contro Varese, quando si è trovato a calmare gli animi? “Al di là del fatto specifico, è inammissibile che il nostro pubblico lanci qualsiasi tipo di oggetto in campo. Proprio in queste ore le cronache parlano di Bologna come prima fra le smart cities italiane. E’ la città più intelligente. Va dimostrato anche in questi eventi, quindi mi auguro non si ripetamo più fatti del genere. Anche perché un oggetto in campo può colpire giocatori o arbitri con conseguenze devastanti”.

Contestazioni per qualche fischio di troppo nel match contro Varese. “E’ stata una partita complicata, con tanti contatti. Alla fine in Italia c’è un ottimo livello di arbitraggio. La testimonianza viene dalla Final Eight di Coppa Italia, dove abbiamo visto partite intense, decise in volata, senza lamentele. Vuol dire che gli arbitri sono stati all’altezza della situazione”.

Domani (oggi ndr), si terrà un’importante riunione in Lega. Si decide la posizione dei club rispetto alla spaccatura tra Euroleague e Fiba. “Una vicenda che secondo il mio punto di vista si è dipanata in modo molto tortuoso, mi aspettavo maggiore chiarezza dal presidente della Lega. Forse la Fiba, decidendo di volersi riprendere la titolarità della coppa più importante, ha sottovalutato situazioni già esistenti da 15 anni. Infatti i club più prestigiosi d’Europa sono rimasti con l’Eurolega, siglando accordi decennali. E altri top club stanno firmando i triennali per l’Eurocup, come accaduto con le italiane. La cosa più sensata adesso è accettare le giuste scelte di Milano, Reggio, Sassari e Trento, lasciando aperta la possibilità agli altri club italiani di partecipare all’Eurocup se ci saranno ancora posti disponibili, così come alle altre manifestazioni organizzate dalla Fiba”.

La Virtus guarda all’Europa? “Per tornare a fare questo passo, che è sicuramente nel dna del nostro club, occorrerà capire quale sarà il programma societario per la prossima stagione. E se ci sarà la possibilità di essere invitati a una di queste manifestazioni. Come noto, la Virtus ha messo a disposizione di chi vuole investire nella società lo strumento della ricapitalizzazione. Questo permette a chi è già in Fondazione o a chi volesse rilanciare le ambizioni del club, la possibilità di farlo. Mi auguro che ciò accada, per riconiugare la Virtus all’Europa”.