Intervista a Luca Baraldi, CEO della Virtus Bologna, per Il Corriere dello Sport.
Un estratto delle sue parole.
“Sento dire che lo sport non è un settore fondamentale, mi sembra ci sia scarsa cognizione del nostro mondo. Significa anche trascurare come i club professionistici abbiano fatto sforzi e investimenti in questi mesi per rendere club e impianti sicuri al 100% e tutelare la salute di tutti.”
L’esperienza al 25% della capienza in Emilia-Romagna.
“In questi due mesi siamo stati tutti assolutamente sicuri, distanze sempre assicurate, mascherine indossate, noi ci attrezzeremo anche con i termoscanner. Sui mezzi pubblici ci sono situazioni ben più rischiose. Per questo se arrivasse un’altra stretta faremmo fatica a capire il perchè. Non abbiamo notizie di contagiati durante le partite”
Basket senza spettatori.
“C’è un aspetto sociale: dare modo di partecipare ad un evento significa dare il senso della vita che continua. Senza paura. A tornare indietro si perderebbe la fiducia della gente, che quando si potrà di nuovo andare a palazzo non ci crederà più. Poi senza pubblico, e con gli sponsor che così si allontanerebbero, sport come basket e pallavolo che non godono dei diritti TV del calcio rischiano il default. Il pericolo è penalizzare le società più serie. E poi i grandi campioni senza tifosi sono come attori senza pubblico: perdono motivazioni, creatività. Il sistema deve fare riflessioni forti su come andare avanti, nel caso”
Possibilità di non giocare.
“Un ragionamento da fare, bisogna interrogarsi se è il caso di proseguire per pochi intimi. Con i soldi delle tv non ci paghiamo nemmeno il costo del pullman. C’è chi invece, e leggo già di club a rischio, potrebbe non farcela a pagare i contributi e i dipendenti. Da noi lavorano 100 persone, sono famiglie. Se lo Stato ci impone di chiudere i palazzi, ci finanzi anche.”
Meglio lo stop.
“Ci adegueremo alle decisioni della Legabasket, se si sceglierà di continuare a giocare giocheremo. Però mi aspetto una risposta forte di Fip e Lega. Un mese fa il presidente Petrucci ha detto che senza pubblico ci si deve fermare, penso avesse ragione”