L‘Umana Reyer Venezia sconfigge l’Openjobmetis Varese 98-95 (QUI la cronaca,QUI la fotogallery) alla fine di un match bello ed emozionante risolto solo nel finale dal buzzer-beater di Phil Goss.
Diamo i numeri della vittoria veneziana… nel CountDown, naturalmente targato BasketItaly.it !
10 alla coppia Charlie-Poz. Alla fine il maestro batte l’allievo festeggiando al meglio il traguardo storico della sua 800.ma panchina in Serie A. Si abbracciano prima del match, si fanno i complimenti – replicato – alla fine (QUI le dichiarazioni di Pozzecco, QUI le dichiarazioni di Recalcati). La partita è stata bellissima, risolta solo nel finale da un buzzer-beater. Alla fine del match mentre il pubblico veneziano esultava per la vittoria, si sono nuovamente abbracciati con Charlie che rincuorava l’amico sconfitto; gli occhi del Pozz in quel momento dicevano tutto, trasmettendo rispetto e devozione per il maestro. Quando le emozioni possono essere descritte solo dalla pallacanestro.
9 il voto a Jeff Viggiano. Replica il suo massimo in Serie A di 27 punti da quando vestiva la maglia di Brindisi, il 30 dicembre 2012 contro Roma. Senza dubbi l’MVP del match. Serata da incorniciare, 37 minuti di onnipresenza, sugli scarichi, a rimbalzo (8), nei contrattacchi… Si carica la Reyer sulle spalle nei momenti più difficili della gara e tiene benissimo Diawara nel duello. Se Venezia ha cominciato a vincere le partite sul filo di lana, il merito è anche suo.
8 i punti di Tomas Ress. Si nasconde nei primi 30 minuti, poi tutta la sua esperienza esce nell’ultimo quarto. Recalcati lo trasforma in arma tattica nella rimonta spostandolo da “5” sfruttando i suoi centimetri e Tomas diventa un muro facendo a sportellate con Diawara e Daniel, mentre in attacco sono fondamentali sue due triple.
7 i rimbalzi di Ed Daniel. L’ultimo bianco-rosso a gettare la spugna. Lotta e si fa valere utilizzando al meglio la fisicità. Spina nel fianco dei lunghi lagunari: neutralizza Moore, fa soffrire Ortner, Ress lo ingabbia, ma alla fine non demerita per nulla. 17 punti, 7 carambole catturate, 6 falli subiti, ma 4 errori dalla lunetta pesanti anche se realizza quelli più cruciali a 21” dalla fine del momentaneo pareggio, invano. Da cancellare il colpo fortuito con la gamba su Ruzzier a inizio ultimo quarto.
6 come il 6\8 da tre di Andy Rautins. 21 punti per la guardia uscita da Syracuse. Sta dimostrando finora di trovarsi a meraviglia nei meccanismi orchestrati dal Poz. Ha fatto venire più volte i sudori freddi ai tifosi lagunari quando si preparava a scagliare i suoi tiri dall’arco risultando più volte letale. Ma nel finale sparisce dalla partita frenato dalla zona 3-2 avversaria.
5 come il 5\5 da 2 di Stanley Okoye. La sorpresa della giornata. Poz lo manda in quintetto e il 23enne nigeriano non lo delude per niente, anzi si esalta. Se in difesa si perde il suo uomo più volte, di sicuro sa fare canestro con un rendimento costante sfiorando la doppia-doppia con 14+9 rimbalzi. Nella speranza per i tifosi varesini che la prestazione non sia una chimera ma un buon inizio per il resto del campionato.
4 la valutazione di Michele Ruzzier. Ormai il mulo non è più una sorpresa… in regia fa girare la squadra con ordine, in difesa fatica contro due “vecchi” volponi come Deane e Robinson che gli danno non poco filo da torcere. Ad inizio ultimo quarto Daniel lo prende sul capo con la gamba accidentalmente, senza conseguenze. Poi rientra e diviene protagonista nel finale con una bomba dall’angolo che aiuta la Reyer nella vittoria.
3 la tripla di Phil Goss. 21 Novembre 2010, Venezia-Imola, LegaDue. L’Umana Reyer vince la partita 80-77 con la tripla a fil di sirena di Alvin Young. Sono passati 4 anni e il PalaTaliercio può ritornare a esplodere per un nuovo canestro vincente a fil di sirena di fine partita. Merito stavolta del capitano Phil Goss, che dopo il match contro Roma ritorna a compiere la vendetta dell’ex, prova condita da 21 punti e 7 assist. Tiro che ha voluto e ha aspettato fino all’ultimo per piazzare. Una parabola di tiro vincente che ha fatto scattare l’urlo liberatorio dal pubblico. Cuore in gola.
2 il n° di maglia di Julyan Stone, oggetto misterioso in una posizione di fatto sbagliata. Nel primo tempo gioca con tanta confusione, non riesce mai a fare quella penetrazione che gli viene chiesta intestardendosi in varie fasi sul tiro senza ritmo. Nel secondo tempo si sblocca con una tripla vitale (unico suo canestro riuscito a fronte di 8 tentativi), tanta sfortuna su un suo tap-in sputato dal ferro, e alla fine risulta decisivo con la sua difesa intensa e fisica. Sono ben 10 i rimbalzi catturati, 0 palle perse, è utile alla causa e ha voglia di fare ma non dimostra di essere un playmaker, ruolo per il quale è stato preso. La società lo aspetta con pazienza.
1 come l’unico rimbalzo catturato da Cameron Moore. Partita in continua sofferenza per l’ex Caserta. Eppure aveva iniziato bene schiacciando sull’alley-oop di Goss… ma poi sparisce e non incide risultando a tratti dannoso. Solo un rimbalzo catturato, 3 palle perse. Daniel lo divora con la fisicità. Recalcati gli concede solo 5′ nel secondo tempo preferendone giustamente altri.
0 i minuti in panchina di Yakhouba Diawara. Viene applaudito al riscaldamento e alla presentazione dai suoi ex tifosi, segno di un ricordo lasciato positivamente in laguna. Il Poz non può fare a meno della sua fisicità, ma Khuba non riesce a ripetere le prime tre uscite stagionali. Infatti Recalcati lo conosce benissimo, Viggiano lo limita e regge l’urto, nonostante gli renda qualche chilo, a un 4\16 dal campo. Va a corrente alternata, si accende nel terzo quarto, ma poi non si ripete e nel finale la stanchezza si fa sentire. 14 punti, 7 rimbalzi e 4 assist nelle statistiche.
Gli highlits del match.
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