Finisce la stagione anzi tempo per Guido Rosselli, il capitano dell’Umana Reyer Venezia.
Le dichiarazioni del n°7, che in conferenza stampa racconta come l’ernia al quale aveva provato a porre rimedio senza operazioni, abbia peggiorato la sua condizione fisica, tanto da spingerlo in accordo con la società ad operarsi per risolvere definitivamente il problema
“Domenica quando ho giocato a Milano pensavo fosse solo un po’ di affaticamento perché sono riuscito a giocare. Finita la partita ero abbastanza indolenzito, ma pensavo sempre fosse riferito all’affaticamento dovuto al match giocato. Lunedì abbiamo fatto la risonanza giusto per controllare ed è venuto fuori questo. Era tutta la settimana che avevo fastidio ma ho fatto tutti gli allenamenti, non avevo niente a livello di sciatica e come tutt’ora ne ho pochissima, ma la risonanza è indiscutibile. Sapevo che il dottore era stato chiaro a dicembre che su una ricaduta rifare l’ozono comportava una minor percentuale di successo. Se l’operazione di giugno che comportava tutta la presenza con la nazionale all’Europeo e la prima parte di stagione finita a Dicembre senza problemi vuol dire una guarigione o comunque una tenuta del 100% , con l’operazione di Dicembre si andava a una tenuta che non posso dire che tornavo come Giugno, ma sul 70\80% di condizione. Ho sempre sperato che tenesse, alla fine è andata così e abbiamo deciso di comune accordo con la società di fare l’operazione quella più seria, cioè aprire col bisturi e togliere l’ernia chirurgicamente e non di tamponarla con ossigeno ozono. Mi spiace perché volevo anticipare a domenica contro Bologna, poi i dottori mi hanno detto che avrei rischiato come Szymon Szewczyk l’anno scorso che gli è scoppiata completamente, perdi la sensibilità alla gamba e allora mi hanno detto di non rischiare domenica, mi sarebbe piaciuto giocare perché vuol dire che finisco l’anno con sei sconfitte di fila, non lo sopporto (ride amareggiato). In settimana farò delle visite da qualche chirurgo e poi deciderò dove operarmi. Vediamo un po’ come sarà, ho sentito alcuni amici che l’hanno fatta come lo stesso Szymon e altri come Kangur che è stato operato a Settembre ed è rientrato a Novembre/Dicembre. Vedremo, nella sfiga posso dire che mi è andata anche bene. C’è una bella forbice di recupero, dai 2 ai 5 mesi come Szymon, ma comunque spero di rientrare presto. Se si va nelle peggiore ipotesi, da metà marzo fino a metà agosto, per l’anno prossimo posso riuscire a essere pronto tranquillamente. Mentre nella migliore delle ipotesi vuol dire che d’estate posso fare allenamento senza problemi. ”
Da parte della redazione di BasketItaly.it va il più sincero in bocca al lupo a Guido Rosselli, per un recupero rapido che possa riportarlo al più presto sul parquet.