L’Umana Reyer Venezia centra la quarta vittoria consecutiva battendo la Giorgio Tesi Group Pistoia66-63 e si conferma in vetta alla classifica. Ecco i numeri e le curiosità, tutto rigorosamente in Count-Down.
10 come il voto con lode per il gesto di solidarietà per Manuel. Così come gran parte delle tifoserie italiane, anche i tifosi di Venezia e Pistoia hanno dedicato striscioni e cori a favore del povero bambino pistoiese di 4 anni che sta lottando contro una brutta malattia, neuroblastoma cerebrale. Ancora una volta la pallacanestro dimostra ancora quanto possa essere mezzo di solidarietà tra i tifosi. Perché il supporto per la propria squadra e la partita può anche passare in secondo piano, l’umanità è al primo posto. (QUI l’articolo su Manuel con i maggiori dettagli)
9 i tentativi dal campo di Landon Milbourne con una sola realizzazione. Tanta, troppa difficoltà in attacco e in difesa, una serataccia alla fine condita dall’errore della tripla del pareggio per il possibile overtime.
8 i punti di Ariel Filloy. Buona gara, aggiunge 4 rimbalzi e 4 assist alle statistiche. Fa vedere buone cose soprattutto all’inizio, in coppia con Cinciarini nel primo tempo fa scorribande a destra e manca contro la difesa ospite. Nella seconda metà di gara i falli lo penalizzano.
7 il voto a Deividas Dulkys. Recalcati lo schiera nello starting five per la prima volta in campionato. Dimostra di essere il più continuo della Reyer per rendimento. Ottima velocità di esecuzione, il lituano è stato mortifero dal perimetro con 5/8, ossigeno puro la bomba del 61 pari nel momento di inerzia favorevole ai toscani. Anche in difesa tanto impatto, come sull’ultimo disperato tiro di Milbourne. Da cancellare il suo passaggio dietro la schiena per eccesso di foga sul +18, quando si poteva appoggiare in comodità, che ha di fatto iniziato la rimonta pistoiese.
6 su 14 al tiro per C.J. Williams con 16 punti. Il migliore di Pistoia. Primi 10 minuti da urlo con 10 punti, col passare dei minuti cala insieme alle percentuali ma rimane sempre un pericolo per la difesa reyerina. Nel finale non riesce a incidere.
5 il voto a Phil Goss. Il capitano oro-granata è lontano dalla migliore condizione, involuto rispetto alle prime uscite stagionali. Parte dalla panchina ma non riesce proprio a incidere: non riesce a prendersi buoni tiri e battere gli avversari sul primo passo. Perde tre palloni e alla fine il -12 di plus minus che è tutto dire. Da segnalare solo il suo canestro di tabella sullo scadere dei 24” per il 51-42 al 28′ che ha fermato l’emorragia durata 5′ di Venezia in attacco.
4 i punti di Marco Ceron in 10 minuti di gioco. Quando viene chiamato in causa da Recalcati, il giovane nativo di Mirano risponde presente. Buono in attacco a parte qualche forzatura, in difesa bene la sua marcatura su Williams.
3 sono le domeniche consecutive che Venezia continua a rimanere in testa della classifica. Alla fine di un match intenso e molto brutto da vedere, Venezia alla fine ha tirato un gran sospiro di sollievo ed riuscita a mantenere la vetta della classifica in coabitazione con Reggio Emilia e Sassari.
2 le schiacciate di Gilbert Brown. E’ insieme a Williams il protagonista della rimonta bianco-rossa con due schiacciate paurose da highlits della giornata. Ma per il resto è poca cosa con tanta confusione, su di lui pesa il fallo di piede sulla rimessa di una Venezia che sembrava alle corde.
1 il tiro realizzato da Daniele Magro, 2 punti. L’ex del match prima della gara viene premiato dalla Reyer e il suo ingresso in parquet per il riscaldamento è accolto da applausi. Fa rifiatare Johnson ma non riesce a incidere combinando poco in termini di numeri. Diventa vittima di un coro scherzoso da un gruppo di tifosi veneziani da fargli levare un sorriso “Lele Magro R….n!”
0 i punti segnati da Moore in 13 minuti di gioco. Se a Bologna aveva fatto 2 passi in avanti, ieri sera ne ha fatti 4 indietro. In un azione esce a palleggio dal rimbalzo difensivo e ovviamente perde palla, nelle due metà campo è assente, Johnson lo sovrasta come e quando vuole. Da ricordare solo una stoppata su Hall. Semplicemente inguardabile, in panchina è un oggetto estraneo dal gruppo. Prossimo al taglio?
GLI HIGHLITS DEL MATCH
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