fbpx
Home Serie A [Video] Sassari è una schiacciasassi, la Sutor alza bandiera bianca: il CountDown

[Video] Sassari è una schiacciasassi, la Sutor alza bandiera bianca: il CountDown

0

Reyer Venezia - Sutor MontegranaroSassari sigla la sua undicesima vittoria, la Sutor invece incassa una sconfitta che fa male più nel morale che nella classifica, proviamo a rivivere la gara nel nostro consueto Count Down

10: Come il numero di vittorie della Dinamo Sassari prima di questa gara; la striscia prosegue anche dopo la trasferta Marchigiana e fra campionato e coppa, dimostra una sempre più crescente convinzione dei propri mezzi da parte della squadra di coach Sacchetti. Lui, è uno di quelli che le partite come queste le teme più di altri e spesso, in questa prima parte di campionato, si è lamentato della troppa superficialità concessa nell’atteggiamento da parte dei suoi. Ieri invece purtroppo per i tifosi di casa, la Sassari scesa in campo era quella in versione TEOREMA. NESSUNA PIETA’

 


9: Come i liberi COMPLESSIVI tirati dalla Sutor; che i problemi in difesa fossero noti e che il miglior attacco della LegaA non fosse una cura adeguata, lo si sapeva già; che anche l’attacco non superasse i 70 punti e per di più non cercasse di sfruttare i punti deboli dell’avversario, vedi difese uno contro uno, questo era imprevisto e le appena 6 gite in lunetta ne sono la dimostrazione. DELUSIONE

8: Come i punti di Mazzola; al riento è uno dei pochi che merita gli appluasi del PalaSavelli, in una condizione fisica non ottimale, fa tutto quello che gli viene chiesto in 25 minuti, può essere un pilastro per la ripartenza, con la speranza che questa avvenga al più presto, nel frattempo tante grazie a Reggio Emilia per il favore. RESTYLING

Drake Diener7: Come gli assist di Diener; no, Travis non c’era a Porto San Giorgio, con un piede dolorante si godeva la gara nella club House societaria in mezzo ai tifosi, quello che ha smazzato 7 cioccolatini è CUGINO DRAKE, quello di cui non parliamo mai nei nostri countdown perché fa una partita buona ogni 27, perché è quello che è un incognita dalla lunga distanza, perché è quello che fa piangere Sacchetti dopo ogni gara, insomma quello che non vuole nessuno nella propria squadra e che sta sul fondo della classifica marcatori della LegaA. CLONATELO

6: Come i falli subiti da Mayo; lui ci prova davvero a fare l’Americano, forse dovrebbe piegare un pochino di più le ginocchia in difesa, ma almeno produce gioco in attacco, ne mette 16 alla fine senza grandi sbavature, ma da solo non basta. AIUTATELO

5: Come i canestri dal campo realizzata da Campani; è la seconda volta che Recalcati lo fa partire in quintetto contro Sassari e lui non tradisce, bravo nel pitturato avversario raccoglie anche 4 rimbalzi e non si può chiedere di più a chi in teoria nasce come riserva da pochi minuti. Bravo lui a dimostrare che l’impegno è una virtù che merita rispetto e fiducia. ESEMPIO

4: Come le schiacciate della gara, una la mette dentro Mazzola in contropiede andando poi a cercare il bacio del suo grande amico Sacchetti, le altre invece sono di marca Biancoblu e fra i rimorchi di Jhonson e Tessitori, fra tutte spicca lo stesso n°13, che due decimi di secondo dopo la palla a due, si porta a casa il canestro in alley oop da centro campo servito da M.Green. Il duo ex Avellino si gasa, i tifosi di casa si demoralizzano e alla fine il play chiude con 8 assist e Jhonson con 10 punti e 5 rimbalzi in 20 minuti. CHI BEN COMINCIA.

3: Come terzo quarto; quello in cui Collins credeva che fosse finita la gara; gesto di stizza per l’ex Clippers e Knicks, che diciamo non prende benissimo una sostituzione e raggiunge gli spogliatoi; nella sua carriera il buon Mardy, ha calcato parquet sicuramente più prestigiosi di quelli di Porto San Giorgio, ma questo non significa che la squadra per cui si gioca non merita il proprio appoggio o il rispetto delle scelte tecniche. La Sutor ha bisogno di uno spogliatoio unito, non di di ulteriori complicazioni. PENTIMENTO

2: Come i punti di Cinciarini, 1\13 totale al tiro, 3 perse, -8 di valutazione………. no, non era la sua giornata. BASTANO I NUMERI

1: Come il rimbalzo offensivo di Omar Thomas; tutto qua? No, per niente, Thomas è in crescita costante, qualcuno disse: “Sassari con Thomas non ha messo sotto contratto un giocatore, ma una squadra”, chi può dare torto ad un’affermazione del genere. L’ex Mvp del campionato vuole riprendersi quel trono e prosegue con una costanza incredibile la sua crescita, la sua prestazione non va letta solo nei numeri, ma nella capacità sia in difesa che in attacco di effettuare SEMPRE le scelte giuste, dalla posizione a rimbalzo, alla selezione di tiro a seconda del proprio marcatore, passando per i recuperi difensivi. GIGANTE

0: Come gli incubi rimasti a Sassari; la storia di queste due società ci insegna che la Sutor per tradizione era forse la squadra più indigesta per la Dinamo, tanto che per diversi anni anche in LegaA, sino all’avento di un buzzer beater targato T.Diener, non era stata mai battuta da Sassari. Ogni record nasce per essere battuto e da qualche stagione ad oggi, l’incubo stà cambiando direzione, quello che non cambia però è il rispetto e l’amicizia fra queste due società che dovrebbe funzionare da esempio anche per altre; dopo la sirena finale tutti insieme a brindare con il terzo tempo. SORRISI

BasketItaly.it – riproduzione riservata