fbpx
Home Serie A Venezia vuole un match ‘speciale’, Milano il suo primato in vetta

Venezia vuole un match ‘speciale’, Milano il suo primato in vetta

0

repesa, milano Domani a pranzo tra Veneto e Lombardia. Per l’8ª giornata di ritorno il campionato propone la sfida tra la Reyer Venezia e l’Olimpia Milano (diretta su Sky sport alle 12). Per questa stagione 2015/2016 lo scontro appare ormai un classico, dal momento che le due formazioni si incontrano per la quarta volta, la prima però al Taliercio: nelle tre precedenti, Supercoppa, campionato e Coppa Italia, il campo ha sempre sorriso ai primi della classe milanesi.

QUI VENEZIA.
La Reyer arriva reduce da due giornate più che positive: prima la vittoria contro Brindisi e poi la lotta fino all’ultimo canestro contro Reggio Emilia in una sfida persa di soli due punti. Una sola la richiesta che coach De Raffaele fa ai suoi, ossia quella di disputare una partita «speciale», consapevoli che sarà l’ennesima sfida contro i migliori. Sarà a favore dei padroni di casa il campo? Venezia in settima posizione per ora in classifica, ha assolutamente bisogno di fare bene per mantenere la posizione: con le 22 lunghezze ci sono anche Trento, Sassari e Brindisi, basta una vittoria di qua e una sconfitta di là per rompere il precario equilibrio.

QUI MILANO.
Prima della classe sì, ma con un po’ di fatica. L’Olimpia Milano si presenta a Venezia con tre vittorie importanti, ma tutte messe da parte con le giocate degli ultimi minuti, vedi per esempio il supplementare con Torino, il recupero con Caserta e la sfida con il Banvit. Ancora problemi di rotazione per coach Repesa che non avrà con sé Jenkins che ha ripreso venerdì gli allenamenti; in forse, ma molto forse invece Kalnietis. Non ancora al 100% è Cerella, che ha minuti in campo ma sta recuperando dall’operazione al Menisco e spazio anche per capitan Gentile che però, come dimostrato giovedì sera, nonostante i 17 punti finali ha dimostrato di dover ancora un po’ recuperare. Con la vittoria i milanesi avrebbero la possibilità di guardare ancora tutti gli altri dall’altro, rimanendo solitario in vetta.