Per la seconda giornata del campionato di Poste Mobile Serie A si affronteranno domani domenica 8 Ottobre al PalaTaliercio di Mestre i padroni di casa dell’Umana Reyer Venezia e la Dolomiti Energia Trentino.
Il derby triveneto è senza dubbio il match clou della giornata. Perchè è la riedizione dell’ultima finale scudetto, Venezia e Trento si riaffrontano al PalaTaliercio da quel 65-63 di gara 5 decisa da quella tripla di Michael Bramos che è ancora negli occhi e nei cuori dei tifosi oro-granata.
Da una parte la voglia di ribadire che il titolo conquistato circa quattro mesi fa non è stato frutto di un caso, dall’altra la ricerca di una rivincita che sarebbe tardiva, ma che darebbe alla formazione bianco-nera la sensazione di essere ancora una big del torneo. E’ quindi subito una contesa “verità” – o quasi… – per far saggiare le qualità di due compagini che hanno l’obbiettivo ripetere la passata stagione, e nel caso di Trento, migliorarla. Di fronte due squadre che hanno proseguito sulla strada della continuità: entrambe ancora allenate da coach Walter De Raffaele e coach Maurizio Buscaglia. Per quanto visto nella prima giornata, Venezia sembra essere la favorita per come si è imposta in maniera autoritaria a Masnago contro Varese e per la compattezza e qualità del roster. Ma non bisogna assolutamente sottovalutare l’Aquila sempre dura a morire che contro la Virtus Bologna è andata sì sotto di 18 punti, ma con difesa a zona e un attacco fluido ha ricucito lo strappo e vinto alla fine il match.
In casa Reyer tutto il gruppo in buone condizioni fisiche eccetto il solito Stefano Tonut. Recuperati gli acciaccati De Nicolao e Cerella, Haynes e Biligha si sono fermati una giornata per fastidi fisiologici che non preoccupano. Per la formazione allenata da Buscaglia tutti disponibili, l’unico assente sarà ancora il play messicano Jorge Gutierrez per infortunio alla coscia sinistra.
Palla a due a mezzogiorno, la partita sarà trasmessa su Eurosport 2 e in streaming su Eurosport Player.
Dirigeranno l’incontro i signori Saverio Lanzarini, Beniamino Manuel Attard e Guido Federico Di Francesco.
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