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Home Serie A Venezia-Capo d’Orlando, coach Recalcati: “Contenti per la vittoria, ma dobbiamo migliorare. Vedo poca lucidità.”

Venezia-Capo d’Orlando, coach Recalcati: “Contenti per la vittoria, ma dobbiamo migliorare. Vedo poca lucidità.”

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Reyer - Capo d'Orlando: Charlie Recalcati

Coach Carlo Recalcati commenta serenamente la vittoria di Venezia arrivata dopo un supplementare PalaTaliercio di Mestre per 77-76.
 
“Siamo contenti perché abbiamo vinto e questo è molto importante in un momento come questo in cui stiamo facendo fatica, è più che palpabile. Quando riesci a vincere una partita che si era messa difficile perché abbiamo permesso ai nostri avversari nel primo tempo di giocare abbastanza soft, noi non siamo stati intensi e loro si sono presi il primo vantaggio. E’ diventata più difficile quando si è fatto male Mike Green ed è uscito dal match, quindi ci teniamo il risultato che non è una cosa da poco. Da domani cominciamo a pensare alla partita di Ulm, ragioneremo sui nostri errori e sulle cose che dovremo fare meglio come la partecipazione di tutti a rimbalzo, voce che ci penalizza, così come sbagliare troppi tiri liberi; se non ci allenassimo, direi che dovremmo fare di più, dobbiamo valutare. Andiamo avanti, siamo all’inizio, cerchiamo via via di migliorare giocando.”
 
Sul poco utilizzo di Ortner. “Durante la settimana ha lavorato bene, con intensità. Ha giocato il primo tempo, l’ha iniziato molto bene, ma ha sofferto abbastanza. Owens ci ha dato intensità che io avevo bisogno, in certi momenti della partita avevo bisogno di uno come Ress che portasse fuori i lunghi avversari, è stata una situazione che si è venuta a creare nello svolgersi della partita.”
 
Gli infortuni di Green e Owens. “Mike si è fatto male all’adduttore, sull’entità la sapremo domani quando saranno fatti gli accertamenti. Owens ha preso una botta quando è caduto, nel finale zoppicava però è un problema di recupero dalla botta che ha preso, domattina verrà monitorato. Dal punto di vista fisico quello più preoccupante è Mike.”
 
L’ottima partita di Michael Bramos.“Se avevamo bisogno di una dimostrazione, l’abbiamo avuta, ma non è una cosa che ci ha sorpreso. Dobbiamo cercarlo di più, metterlo in condizione di avere palloni giocabili. E’ uno con il quale dobbiamo imparare a giocare assieme.”
 
La fatica della squadra. “A parte la partita di Bramos, all’interno della partita ci sono state delle buone reazioni: Goss ha giocato una partita di grande sostanza, ha commesso degli errori perché è stato in campo troppo a causa dell’assenza di Green e quindi di utilizzarlo come playmaker; Ruzzier ha giocato con autorità,ha giocato bene sollevando per un po’ Goss dal portare la palla; Owens non mi è dispiaciuto totalmente, deve però prendere fiducia, deve credere nei suoi mezzi perché ha un ottimo potenziale che mostra a tratti. Tutti hanno bisogno di crescere nella convinzione, sembriamo un po’ spauriti in certi momenti: abbiamo delle situazioni aperte dove rinunciamo a prendere un tiro e poi andiamo a prendere una penetrazione contro la difesa già chiusa. Non vedo tante cose estremamente positive, ci manca molta lucidità. Potevamo giocare meglio il finale di partita e di supplementare, siamo poco sereni. Sull’ultimo tiro mancavano 27”, doveva essere Goss a tenere palla nel tirare allo scadere o prendere un fallo dato che ha il 90% ai liberi. Ci manca la capacità di essere drastici sulle decisioni. Poi è anche vero che su Phil abbia influito la fatica, però sono anche quelle cose che ti permettono di chiudere la partita senza rischiare di andare ai supplementari, preservare un giocare dal fare il 5° fallo o da un infortunio, abbiamo parecchia strada da fare. Come all’inizio quando li abbiamo lasciati giocare e questo ci ha tolto ritmo nel nostro attacco, nel primo tempo hanno fatto 74% al tiro da due, bravi loro ma questa è un’esagerazione. Nel secondo tempo qualcosa è cambiato e abbiamo sporcato le loro percentuali, ma dovevamo farlo dall’inizio.”
 
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