Poche storie, giri di parole o gesti scaramantici vari; il successo contro la Reyer Venezia, quinto consecutivo al PalaRadi, diventato ormai fortino inespugnabile, dopo che in avvio di stagione era un colabrodo, ha di fatto messo in cassaforte la salvezza della Vanoli Braga. Salvezza che potrebbe arrivare matematicamente già sabato, ancor prima che i biancoblu mettano piede sul parquet del PalaRossini per il riscaldamento; basterà, infatti, che nell’anticipo delle ore 16:10, Casale Monferrato perda a Biella nel derby piemontese, per poter far scattare la festa in casa cremonese. Traguardo più che mai dietro l’angolo, per la terza stagione consecutiva Cremona otterrebbe la permanenza nel massimo campionato italiano, e qualora dovesse succedere già sabato, sarebbe un piccolo record per il club lombardo, che nelle due stagioni precedenti ha dovuto sudare la salvezza fino alle ultime due giornate. Un risultato molto importante, se si considera che la società sta cercando disperatamente, da mesi, qualche sponsor per non veder chiudere i battenti a fine stagione, cedendo il titolo sportivo a Montichiari.
Salvezza messa in cassaforte nel girone di ritorno, dove la Vanoli Braga ha tenuto un ruolino di marcia da play off; sei vittorie in dodici partite, mietendo vittime illustri, come Bologna, Roma e Milano, cadute una ad una al PalaRadi sotto i colpi dei biancoblu di coach Attilio Caja. Nel mezzo, la perla dell’exploit di Caserta, ciliegina sulla torta di una rincorsa partita da lontano, dopo i vari problemi accusati ad inizio stagione, per un roster non costruito con raziocinio e numerosi cambi in corsa, ultimo quello di Jason Rich, il colpo della stagione. Il nativo di Pensacola ha cambiato la squadra e se l’è caricata sulle spalle ad un passo dal baratro; il classico go to guy, capace di risollevare una situazione critica. Poche parole, ma tanti fatti, soprattutto dentro il rettangolo di gioco; insieme a lui un casting di supporto che ha ritrovato fiducia, stimoli, voglia di lottare, contribuendo in maniera decisiva alla salvezza. In tutto questo, la mano dell’allenatore pavese, al suo mandato bis, si è notata eccome; arrivato per rimettere in piedi una squadra demotivata, senza un gioco preciso, ha saputo lavorare con calma e tranquillità, partendo dalla base, i giocatori, ed infondendo loro la giusta serenità. Ad ora, classifica alla mano, l’ultimo posto in classifica è a 10 punti, mentre, volgendo lo sguardo verso l’alto, la zona play off dista solamente sei punti; sognare è lecito, ma ai biancoblu mancano quattro partite da giocare, due in casa e due in trasferta, ed il turno di riposo ancora da scontare. Attualmente l’ottavo posto è nelle mani di Varese, a quota 28 punti; ma Cremona, prima della sua “pausa” sarà proprio di scena al PalaWhirlpool, in quello che potrebbe essere uno scontro diretto. L’impresa, per restare in tema di questi giorni, è titanica; la Vanoli Braga dovrebbe fare bottino pieno nelle ultime quattro partite che le rimangono, e toccherebbe quota 30, ma deve altresì sperare che le squadre davanti perdano dei colpi; l’affaire per aggiudicarsi l’ultima piazza play off, dunque, sembra ristretto A Varese, Avellino e Roma, con Treviso guardinga, ma troppo lontana con i suoi 24 punti. Sognare non costa nulla, ma prima di volare troppo in alto, la Vanoli Braga ha un altro obiettivo da centrare; la salvezza. Anche se, dopo la vittoria di domenica contro Venezia, si tratta solo di una formalità.
Salvezza messa in cassaforte nel girone di ritorno, dove la Vanoli Braga ha tenuto un ruolino di marcia da play off; sei vittorie in dodici partite, mietendo vittime illustri, come Bologna, Roma e Milano, cadute una ad una al PalaRadi sotto i colpi dei biancoblu di coach Attilio Caja. Nel mezzo, la perla dell’exploit di Caserta, ciliegina sulla torta di una rincorsa partita da lontano, dopo i vari problemi accusati ad inizio stagione, per un roster non costruito con raziocinio e numerosi cambi in corsa, ultimo quello di Jason Rich, il colpo della stagione. Il nativo di Pensacola ha cambiato la squadra e se l’è caricata sulle spalle ad un passo dal baratro; il classico go to guy, capace di risollevare una situazione critica. Poche parole, ma tanti fatti, soprattutto dentro il rettangolo di gioco; insieme a lui un casting di supporto che ha ritrovato fiducia, stimoli, voglia di lottare, contribuendo in maniera decisiva alla salvezza. In tutto questo, la mano dell’allenatore pavese, al suo mandato bis, si è notata eccome; arrivato per rimettere in piedi una squadra demotivata, senza un gioco preciso, ha saputo lavorare con calma e tranquillità, partendo dalla base, i giocatori, ed infondendo loro la giusta serenità. Ad ora, classifica alla mano, l’ultimo posto in classifica è a 10 punti, mentre, volgendo lo sguardo verso l’alto, la zona play off dista solamente sei punti; sognare è lecito, ma ai biancoblu mancano quattro partite da giocare, due in casa e due in trasferta, ed il turno di riposo ancora da scontare. Attualmente l’ottavo posto è nelle mani di Varese, a quota 28 punti; ma Cremona, prima della sua “pausa” sarà proprio di scena al PalaWhirlpool, in quello che potrebbe essere uno scontro diretto. L’impresa, per restare in tema di questi giorni, è titanica; la Vanoli Braga dovrebbe fare bottino pieno nelle ultime quattro partite che le rimangono, e toccherebbe quota 30, ma deve altresì sperare che le squadre davanti perdano dei colpi; l’affaire per aggiudicarsi l’ultima piazza play off, dunque, sembra ristretto A Varese, Avellino e Roma, con Treviso guardinga, ma troppo lontana con i suoi 24 punti. Sognare non costa nulla, ma prima di volare troppo in alto, la Vanoli Braga ha un altro obiettivo da centrare; la salvezza. Anche se, dopo la vittoria di domenica contro Venezia, si tratta solo di una formalità.
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