E’ la Trenkwalder Reggio Emilia a prevalere 71-65 sulla Lenovo Cantù nello scontro diretto per la corsa alla miglior posizione in griglia playoff, al termine di una partita non certo esaltante, che i biancorossi portano a casa grazie al superiore cinismo nei minuti finali. La squadra di Trinchieri riesce a incanalare il match nei binari di un ritmo controllato, del quale però finisce per essere vittima, segnando la miseria di 25 punti nell’intera ripresa.
La Trenkwalder tira male da due, ma compensa con il bilancio positivo sotto le plance (41-35 con 14 preziosi rimbalzi in attacco) e mostra una maggior propensione a condividere la palla (15 assist contro i 7 canturini): il risultato è una qualità dei tiri superiore rispetto ai biancoblu (soltanto 7/25 da tre e 16/33 da due), che fanno spesso ricorso a soluzioni 1vs1 senza far lavorare la difesa di Menetti. Nella serata in cui Taylor pasticcia in attacco (8, 4/15 dal campo e 7 perse) è Troy Bell (18 con 5 falli subiti e 9/10 ai libri) a trascinare i biancorossi, attaccando con continuità la vernice canturina, non sufficientemente protetta da Cusin (2 punti senza rimbalzi in 19’) e Tyus (3 più 11 rimbalzi), questionabile nelle letture difensive nonostante la doppia cifra a rimbalzo. Cinciarini (11, 5 reb e 4 ast) fornisce una prova matura, uscendo vincente dal matchup con le point guard biancoblu, l’altro ex Brunner manda a referto 9 punti e 8 rimbalzi, dall’altra parte è Aradori (15), lasciato fuori nei minuti decisivi, ad alimentare l’attacco, assieme a Mazzarino (15, 4/7 da tre) e ad un Mancinelli (14, 6/12 dal campo) che forza qualcosa nel finale ma tiene lì la squadra quando nessuno sembra prendersi responsabilità.
In cronaca. Aradori si prende i primi tiri a bersaglio per Cantù. La partita rimane in equilibrio grazie a un Cinciarini molto attivo. C’è Smith a sorpresa dopo il 2° fallo di Tabu (1, 0/3 al tiro), la tripla di Leunen ( 5, 2/6 dal campo e 5 rimbalzi) dà un minimo di inerzia alla Lenovo, ma un paio di perse sprecano il momento biancoblu. L’ex Louisville spende a propria volta il secondo fallo, Bell tira sopra Mazzarino la tripla del 22-19 alla prima sirena.
Trinchieri chiama un precoce timeout nel 2° quarto uscendone con la zona che abbassa il ritmo partita. Lenovo prova lo strappo col Cardinale dai 6.75 per il 24-29 a metà frazione, Taylor e Antonutti (5, 2/5 dal campo) tengono lì Reggio. La difesa biancoblu forza le pessime percentuali di tiro Trenkwalder e con la tripla di Smith (3, 1/5 al tiro) e i due da rimbalzo offensivo di Leunen, i brianzoli scrivono il +7 a 100” dal riposo lungo. La tripla più che sospetta di Brunner sulla sirena accorcia il disavanzo interno sul 34-40 dopo 20′.
Cantù muove poco la palla in attacco, la tripla di Slanina (8 con 2/3 da tre) richiude il gap dopo 90” di terzo quarto, Aradori riprende in mano il filo dell’attacco canturino, ma la gara non si sblocca grazie a un’altra bomba di Slanina. Brooks (7 più 7 rimbalzi) e Jeremic si scambiano triple, ma la qualità della partita scade con Lenovo afasica in attacco, salvata dal suo Capitano e Reggio che nelle pieghe del match lucra il vantaggio 52-50 dopo 30′, con il secondo centro dai 6.75 di Bell.
Il 4° fallo di Tabu a inizio quarto periodo (già 4 anche per Smith) inguaia Lenovo, Reggio accelera coinvolgendo i lunghi, controlla i tabelloni e costruisce il +6 dopo 2′. Trinchieri propone Mancio da 4 rinunciando ad Aradori nei minuti decisivi, i biancoblu allargano il campo ma scoprono la propria area, con Cervi bravo ad approfittarne. Si entra negli ultimi 5′ sul 60-58 interno, Mancio regala un paio di perle per il contro sorpasso, la sua reverse in contropiede autografa il +2, 62-64 a 2′ dal termine. Cantù perde Smith per falli, concedendo i liberi del pari, Taylor a rimbalzo d’attacco sigla il +2 e la prima e unica tripla di Filloy affonda la lama nel cuore biancoblu per il 69-64 a 40” dalla fine. La partita si chiude lì, con i liberi a sancire il 71-65 finale ed il sorpasso in classifica per una Trenkwalder che vede i piani alti della Serie A, mentre Cantù guarda al prossimo derby con Milano per cercare uno shock emotivo in vista dei playoff.
Stefano Mocerino
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