Nel calendario della 5^ giornata della Serie A Beko spicca il match della Mapooro Arena tra Pallacanestro Cantù e Sidigas Avellino. Sbarca a Cucciago una delle formazioni maggiormente indiziate per una stagione ad alto livello, per l’ammontare del budget e la qualità dei nomi giunti in Campania, ma che ha avuto un inizio di stagione altalenante con due vittorie e altrettante sconfitte, l’ultima decisamente pesante per punteggio e modalità, in quel di Varese.
Dall’altra parte la Cantù di Sacripanti, partita un gradino sotto nel ranking prestagionale degli addetti ai lavori, ha lavorato in continua crescita e si presenta alla sfida con la vittoria di Roma nel carniere ed un record ancora immacolato (4v-0p) in Eurocup.
Le squadre – E’ una squadra a trazione anteriore la Scandone di Frank Vitucci, che in queste prime partite ha messo in evidenza un pacchetto lunghi di primo piano guidato dal centro Will Thomas (19.3 ppg col 70% dal campo e 8.3 rimbalzi). Con lui in ala grande Kaloyan Ivanov, uno degli innesti più importanti della passata stagione, che viaggia a 16.3 di media con 8.3 rimbalzi e 2.7 assist. Dalla panchina si alza inoltre il talento versatile di Jarvis Hayes (9.5ppg in 23′ col 50% da tre), ala con 7 stagioni alle spalle in Nba, prima delle esperienze europee in Russia, Turchia e Israele. Il pacchetto esterni è guidato da Jaka Lakovic (9.3 ppg più 4.8 assist), talento che non ha bisogno di presentazioni, cui si affiancano Jeremy Richardson (7.3 ppg) e Taequan Dean (6.5 ppg), alla sua 4^ stagione in biancoverde. Dietro di loro i veterani del campionato Cavaliero (9 ppg e 2 assist a partita col 41.2% da tre) e Spinelli (2 ppg e 2.7 assist in 15′), mentre Nikola Dragovic e Paul Biligha aumentano la profondità del reparto lunghi.
Cantù trae invece la propria forza principale dal back court, guidato da quel Joe Ragland (18 ppg col 54.5% da tre, oltre a 4.8 reb e 4.3 assist) segnalatosi come una delle migliori point guard del campionato. Sacripanti dovrebbe recuperare, pur se non al 100%, Pietro Aradori (14.3ppg più 5.7 reb)), che ha riassaggiato il campo in settimana in Eurocup, ma il pacchetto esterni conta sulla versatilità di Michael Jenkins (13.3 ppg) protagonista a Roma con 22 pti e 5 assist in assenza del bresciano. Dal pino cresce l’importanza del contributo di Stefano Gentile (11.5 ppg col 53.3% datre e 2.8 assist in 23′ di media), anche per l’mpatto che porta in campo, mentre Rullo ha dato un importante segnale mercoledì contro Nymburk dopo un avvio di stagione in sordina. Da verificare la presenza di Abass (2.5ppg e 4.3 reb), in recupero da un piccolo guaio muscolare, che porta fisicità e atletismo, ma deve guadagnare continuità soprattutto a livello difensivo. Il pacchetto lunghi porta in dote l’intimidazione di un ritrovato Cusin (7 pti e 6 reb a partita) e la forza fisica di un centro complementare rispetto al friulano come Adrian Uter (9.5 ppg più 5 reb). La chiave di volta del sistema Cantù rimane sempre Maarty Leunen (6.8 ppg più 6.3 reb e 2.8 assist), dalle cui mani sartoriali passano parecchie delle trame offensive canturine oltre a fungere da equilibratore dei quintetti di coach Sacripanti. Integra i due ruoli di ala Marcel Jones (4.8ppg in 16.3′).
Le chiavi tattiche – La lotta nel pitturato è l’interrogativo principale del match, dove Avellino sembra avere armi importanti per far pendere la bilancia dalla propria parte. Cantù oppone la propria pericolosità dal perimetro (41.7%, prima in Serie A contro il rivedibile 32.6% degli irpini), frutto della qualità con cui muove la palla (15.8 assist a sera) e seleziona i tiri. Brianzoli che però devono trattare meglio la palla (18.5 perse di media, il dato peggiore del campionato) e proteggere il proprio tabellone1(0 rimbalzi offensivi concessi agli avversari a partita), terra di conquista per gli avversari nei break negativi della squadra. La Scandone potrebbe aver interesse a non alzare troppo il ritmo, che contro questa Cantù (per di più al Pianella) equivarrebbe ad invitare la lepre a correre, e vuole capitalizzare la capacità di prendere falli e andare in lunetta (19.8 tentativi a partita, terza in Serie A, col 79.5%) soprattutto dei prpri lunghi e del suo play Lakovic.
Le dichiarazioni pregara – “Andiamo ad affrontare questa seconda trasferta consecutiva in Lombardia contro un’altra squadra ben attrezzata – le parole di coach Vitucci – A Cantù mi aspetto una reazione da parte dei miei, voglio vederli giocare come penso che possano, ovviamente meglio di quanto fatto a Varese. E’ stata una settimana di lavoro buona e i giocatori sono abbastanza consapevoli di voler invertire il trend, anche se l’unico vero passo falso, in queste quattro partite è stato fatto con Pesaro. Questa squadra ha un buon potenziale che ancora non è riuscito ad esprimere con continuità, ma siamo consapevoli che lavorando, le cose andranno a posto. Al momento, più che dell’avversario, mi interessa molto quello che possiamo fare noi: la differenza tra Roma e Varese l’abbiamo fatta noi perché nella prima partita abbiamo giocato bene, mentre nella seconda no”.
“Avellino per roster e ambizioni è una delle prime quattro squadre del campionato – l’analisi di Pino Sacripanti – Proprio per questo ho una preoccupazione. I campani sono stati indubbiamente protagonisti di una brutta prestazione a Varese che ha provocato qualche insoddisfazione nell’ambiente. E’ chiaro che Avellino vorrà giocare a Cantù una partita aggressiva in cui ognuno cercherà di dare il meglio di sé, sono in un momento in cui devono obbligatoriamente reagire. I due migliori realizzatori sono i due lunghi, ossia Ivanov, uno dei più bravi 4- 5 del campionato, e Thomas, che sta segnando oltre 19 punti di media a gara. A ciò dobbiamo aggiungere che sul perimetro hanno dei giocatori davvero forti. Credo che alla fine alla Scandone manchino i due punti persi con Pesaro. Avellino ha vinto poi a Pistoia e in casa con Roma. La gara di Varese era onestamente carica di un’emotività particolare per cui era sicuramente di una difficoltà maggiore. E’ sicuro che la sconfitta di domenica porta come conseguenza una partita più complicata anche per noi perché la Sidigas non può permettersi altri passi falsi.”
I precedenti – Sono 28 gli incontri in archivio tra le due formazioni. Cantù si è imposta in 22 occasioni e tra le mura amiche ha fatto proprie 10 delle 13 partite disputate. Lo scorso anno a Cucciago finì 79-67 pro Cantù, protagonista Maarty Leunen (16 più 5 assist) da una parte e Jeremy Richardson (14 e 6 reb) tra gli irpini. La palla a due verrà alzata alle 18.15 (diretta +N, canale 90 DDT) dai signori LoGuzzo, Baldini e Paglialunga.
Stefano Mocerino
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