Cade per la prima volta quest’anno in campionato il Pianella, espugnato 63-73 da una Enel Brindisi – prima storica vittoria a Cantù – solida e lucida nei momenti chiave del match, contro un’Acqua VitaSnella confusionaria, incappata nella peggior serata al tiro della sua stagione.
In una partita non eccelsa dal punto di vista qualitativo è il piano partita di coach Bucchi a fare la differenza, improntato a negare transizione e gioco in velocità a Cantù, per coinvolgerla in una partita dai ritmi bassi che finisce col mandare fuori giri l’attacco di casa. E’ soprattutto il terzo quarto a gettare le basi del successo pugliese: se nel primo tempo, dopo i primi 10′ minuti disastrosi al tiro (2/15 dal campo), Cantù si tiene in partita con le poche accelerazioni del match e col lavoro dentro l’area (9/12 da due nel secondo quarto), in uscita dall’intervallo lungo Brindisi nega qualsisasi chiara visione del canestro (7 stoppate alla fine) senza che per questo i padroni di casa riescno a innescare i tiratori dal perimetro. Nel 2/17 dai 6.75 che condanna i biancoblu, non c’è solo la serata no, ma anche tante scelte affrettate dettate da una circolazione di palla stagnante, testimoniata dai soli 10 assist con 13 palle perse, 6 delle quali arrivano proprio nel terzo parziale. L’Enel sfrutta all’inizio la fisicità dei suoi centri con Simmons (14, 11 reb e 3 stopp) pronto sul pick’n’roll, soprattutto con Denmon (4pti ma 5 assist), nonostante le mani ancora dei tiratori ancora fredde (Brindisi chiuderà 7/24 dall’arco dopo l’1/5 dei primi 10′), ed un Elston Turner (15 e 7 reb) incisivo prima dell’intervallo, cui Brindisi arriva col vantaggio minimo, 36-37.
Al rientro in campo gli adattamenti di Bucchi sul pick’n’roll canturino negano le penetrazioni, con VitaSnella che cerca con continuità Shermadini (13 e 7 reb), ma finisce col diventare troppo prevedibile, affidandosi alle iniziative isolate e poco fruttuose dei singoli. Ad accendere l’Enel è un Delroy James (23, 5/7 da tre e 13 rimbalzi) incontenibile, che apre la scatola biancoblu con 3 triple su 3 nel terzo quarto, innescato da un Pullen (9, con 3/12 dal campo) poco preciso al tiro, ma che ha già trovato una discreta intesa con i compagni come testimoniano i 6 assist, per il 47-58 esterno alla terza sirena.
Cantù ha il merito di provarci, con un avvio di quarta frazione aggressivo, con i 4 piccoli schierati da Sacripanti a mettere pressione sulla palla (6 palle perse Brindisi nei 10′ finali), ma la zona tempestivamente chiamata da Bucchi inceppa il motore biancoblu dopo l’8-0 che riporta i locali a -3. VitaSnella si pianta letteralmente, tradita dagli errori in lunetta (1/6), che tagliano le gambe alla rimonta, proprio quando, anche psicologicamente, impattare la partita poteva cambiarne l’inerzia. Sia Feldeine (13, 6/14, 1 solo assist) che Johnson–Odom (11 e 3 assist) cercano di risolverla da soli, dalla panchina non esce nulla, Shermadini a parte (ma c’è la prova incolore di Williams a fare da contraltare), con un Gentile (4, 0/6 dal campo) poco lucido nelle scelte e un Buva che non entra in partita, dopo che il buon Hollis della prima metà evapora nella ripresa.
Ha buon gioco allora l’Enel, a secco per i primi 5′ di quarto periodo, a chiudere con le inziative di un cinico Denmon, il primo a sbloccare il tabellino ospite per rimettere due possessi tra le squadre, e ancora i punti del duo Simmons- James a chiudere i conti per il 63-73 finale.
In un match tra due pretendenti alle posizioni a ridosso delle prime quattro, sono i pugliesi a sorridere per una vittoria di grande importanza, anche in prospettiva Final Eight. Con la squadra ancora in assemblaggio, Bucchi coglie un successo che può lanciare i suoi verso la metà alta della classifica. Acqua VitaSnella, dopo le due rocambolesche vittorie della settimana precedente tra campionato e Coppa, finisce di nuovo dietro la lavagna, soprattutto per la discontinuità dell’approccio alla partita, evidente all’inizio di ciscuna metà gara, che costringe ancora una volta i biancoblu ad inseguire, senza trovare stavolta le energie e la lucidità per sovvertire il risultato nel finale. Domenica contro Pistoia un altro match casalingo con impressa la dicitura “vietato sbagliare”, mentre l’Enel torna tra le mura amiche, per l’impegno contro Varese, priva del Poz squalificato in panchina, importante tappa di avvicinamento all’happening di Coppa Italia a Desio.
MVP: non può che Delroy James (23pti, 2/4 da due, 5/7 da tre, 13 reb (5 off), 2 stoppate, 32 di valutazione) l’uomo partita. L’ala americana, che stava tirando appena il 16% da tre, affonda Cantù dal perimetro, domina in vernice, mette la firma alla fuga decisiva e ai punti della sicurezza, punta di diamante di un pacchetto lunghi, con l’arrivo di Simmons e il ritorno di Mays, che ha pochi eguali in Italia.
I tabellini:
ACQUA VITASNELLA CANTU’ – ENEL BRINDISI 63-73 (13- 17, 36- 37, 47- 58)
ACQUA VITASNELLA CANTU’: Johnson- Odom 11, Feldeine 13, Abass 5, Bloise ne, Laganà, Maspero ne, Jones 5, Shermadini 13, Hollis 7, Buva 4, Gentile 4, Williams 1. All. Sacripanti.
ENEL BRINDISI: Pullen 9, Harper 3, James 23, Bulleri, Cournooh, De Gennaro ne, Denmon 4, Simmons 14, Morciano ne, Zerini, Turner 15, Mays 5. All. Bucchi.
Tiri da due: Cantù 20/46, Brindisi 21/40
Tiri da tre: Cantù 2/17, Brindisi 7/24
Tiri Liberi: Cantù 17/26, Brindisi 10/11
Rimbalzi: Cantù 37 (11 off.), Brindisi 44 (10 off.)
Assist/Palle perse: Cantù 10/13, Brindisi 16/15
Recuperi: Cantù 10, Brindisi 8
Valutazione: Cantù 60, Brindisi 86
Stefano Mocerino
© BasketItaly.it – Riproduzione riservata