Per completare il quadro dell’incandescente pomeriggio che ha avvolto l’ambiente milanese e la squadra dell’Olimpia, bloccata all’allenamento dalla contestazione dei tifosi, irrompe il duro comunicato del gruppo ultras che traccia il bilancio dell’incontro odierno ottenuto, con la forza, con i giocatori in maglia biancorossa guidati da coach Banchi. Ecco il testo:
Una rappresentanza degli Ultras ha dovuto forzare un incontro con squadra e società che, convinta della propria buona fede, sembra non aver recepito la frustrazione dei tifosi. Il nostro intento era quello di far recepire la sofferenza che si è andata ad aggiungere alle passate delusioni con la sconfitta di coppa italia. Per tutta risposta Langford ha minimizzato dicendo che abbiamo perso solo una partita e cosa eravamo li a fare, Lawal ha fatto intendere che non hanno niente da dimostrarci, Jerrells ci ha offerto un pallone dicendo di giocare noi al loro posto. Ma l’atteggiamento più dolente è stato quello di Gentile e Banchi che insistevano di aver dato sempre il massimo e di non sentirsi in dovere di scusarsi davanti alla nostra sofferenza. In silenzio gli altri giocatori, solo Hackett e successivamente Melli hanno dimostrato di comprendere il nostro stato d’animo. In virtù di questa risposta gli Ultras Milano hanno deciso di confermare la sospensione del tifo ad oltranza fino a che i giocatori non dimostreranno più rispetto per i tifosi e un impegno di 40 minuti a partita a prescindere dal risultato. Questa squadra è la più forte d’Italia ma se vuole vincere insieme ai suoi tifosi dovrà meritarselo.