Gara equilibrata per 30 minuti alla Unipol Arena, poi Sassari si dimostra più matura e lucida della Fortitudo, soprattutto in difesa, mettendo in mostra nell’ultima frazione, una certa capacità di trovare dei protagonisti diversi rispetto al resto della gara, che sembra mancare ai padroni di casa, che non trovano nell’ultimo quarto, un’alternativa al talento di Banks.
Decisivi Katic e Gentile per gli uomini di Pozzecco, 79-89 il finale.
La cronaca:
Parte meglio la Fortitudo che, trascinata da Banks, lavora bene in difesa togliendo le opzioni Bendzius e Bilan agli ospiti e colpisce nell’area sassarese, sfruttando il lavoro occulto dei blocchi, che lascia tanto spazio nel pitturato ospite. Il break di 12-4 costringe Pozzecco al time out, che rivede le rotazioni difensive e trova punti facile in contropiede nonché le prime triple, utili per chiudere il gap ; la lavoropiù sembra perdere le certezze iniziali, ma le rotazioni dalle panchine, permettono ad Hunt e soci di riallungare e il primo quarto si chiude sul 23-19, con Happ all’esordio da ex, senza fortuna.
Cusin regge nel pitturato ad inizio secondo quarto, prima sullo stesso Happ e poi su Bilan, un fattore che vale il nuovo allungo fortitudino, in cui Aradori brilla firmando il +9 costringendo Pozzecco al time out; Sassari riparte dal suo quintetto di fiducia, ma non riesce a trovare i punti in post basso che caratterizzano solitamente il suo gioco, dall’altra parte del campo, Aradori è una certezza e i padroni di casa trovano anche il +12, prima che Bilan riprenda il ruolo di protagonista nel pitturato avversario che consente al Banco di bloccare l’inerzia bolognese.
La chiusura di quarto sorride ancora agli ospiti, che colpiscono dalla lunga distanza con Spissu e Gentile e si avvicinano a canestro con Bendzius, un insieme di soluzioni che riporta la Dinamo sino ad un possesso, prima che Fantinelli fissi sul 47-43 il punteggio al 20’.
Banks è il faro di Bologna, già a quota 20 in apertura di ripresa, ma non basta per staccare Sassari, che riparte dal suo totem Bilan per firmare il primo sorpasso ospite; la Fortitudo sembra cercare di attaccare di più il canestro, mentre la Dinamo, si affida più alle conclusioni dalla lunga distanza a volte esasperando la ricerca del penetra e scarica; la scelta però paga i suoi dividendi e Bendzius, anche se dalla lunetta, firma il nuovo sorpasso a metà quarto.
E’ il solito Banks a fermare l’inerzia della Dinamo, a cui si aggiunge il lavoro di Hunt per evitare la fuga sassarese, l’ex Roma fa la differenza contro Happ e la gara rimane in equilibrio; le gite in lunetta sono tante e c’è poco spazio per il basket giocato, un quadro che toglie ritmo ad entrambe le squadre e che fissa il punteggio sul 68-66 con Cusin bravo a trovare 2 punti sulla sirena del terzo quarto.
L’ultimo quarto di fatto, inizia dopo una lunga conversazione fra gli arbitri, a causa di un problema legato ad un fischio non espresso dalla terna ma che ha bloccato il gioco creando confusione in campo, una disputa che si risolve con una rimessa per la Fortitudo con appena 1,4″ da giocare, ma che non impediscono a Baldasso di trovare la tripla che permette alla F di rimettere il naso avanti, Sassari però non si fa intimidire, anzi, Katic e Gentile sono una risorsa che vale il primo vero allungo ospite: 3-12 di parziale, + 7 Dinamo e time out Dalmonte.
La regia del play croato sembra funzionare per gli ospiti, anche se la vera differenza Sassari, la fa nella propria metà campo, dove vengono limitati gli esterni della Fortitudo, rendendo l’attacco troppo statico, perché possa essere pericoloso; Banks riesce a bloccare l’inerzia della Dinamo, ma non a risolvere i problemi per la fase offensiva dei padroni di casa, con la Dinamo brava a tenere alta la lucidità mentale nelle scelte su entrambe le metà campo.
Il Banco poi trova le sue certezze per chiudere la gara: prima Bilan e poi Gentile, trovano un gioco complessivo da 6 punti che vale il +11 e che costringe Dalmonte ad un nuovo time out; il minuto di sospensione però non riporta la lucidità all’attacco bolognese, mentre dall’altra parte del campo gli ospiti colpiscono dal perimetro, è ancora Gentile il protagonista, spara la tripla del +14 e chiude la partita con 2’ di anticipo.
Gli ultimi minuti e possessi servono solo a definire il punteggio finale, con il timido risveglio dei padroni di casa, che serve solo a ridurre a 10 punti il gap divisorio: 79-89 il finale.
Per Sassari si tratta della settima vittoria consecutiva, che serve per issarsi temporaneamente al secondo posto in campionato, una bella spinta morale in vista delle Final8; la Fortitudo rimane un opera incompiuta che non trova continuità e deve cercare nel recupero con Varese i punti e la svolta morale e mentale, per puntare alla zona playoff.