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Trieste, cuore e coraggio, espugnato il PalaSerradimigni

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La squadra di Dalmasson supera Sassari fra le mura amiche, dopo una gara sempre in equilibrio, decide la tripla di Doyle nel finale, inutile l’ultimo tentativo di Gentile, che non ribalta il 72-74.
La cronaca:
Parte forte Sassari che ritrova l’abbraccio parziale del suo pubblico e ringrazia con un 10-0 di break iniziale trascinata da Kruslin e dalla supremazia a rimbalzo in attacco, Dalmasson ci pensa un attimo e poi cambia in regia con spazio a Laquintana, la spinta difensiva si nota e Trieste accorcia.
Le rotazioni degli ospiti però sono corte e Sassari prova ad approfittarne alzando il ritmo, la scelta però di insistere sulle soluzioni dalla lunga distanza, non permette al Banco di allungare in maniera efficace e Fernandez e soci, nonostante tanta fatica in fase offensiva, riescono a tenersi in scia, 22-11 al 10’.
Trieste prova a riavvicinarsi, la scelta è quella di attaccare il canestro e riaprire con gli scarichi con un quintetto piccolo, senza sfruttare il gioco in post basso, la scelta paga e l’Allianz si riporta sino al -5; la gara diventa sempre più fisica e sono Bilan e Pusica a bloccare il ritorno Triestino, che però si aggrappa al cuore dei suoi azzurri, con ancora Laquintana protagonista, bravo a tenere sempre i suoi a contatto.
Dalmasson insiste con il quintetto piccolo, Udanoh lavora bene su Bilan, ma gli ospiti non chiudono il gap, Sassari è altrettanto brava in difesa a reggere sui cambi e l’inerzia della gara, non finisce in mano a nessuna delle due squadre, mentre si tira più dalla lunetta che dal campo; Bendzius firma il +8 con la tripla in contropiede a 2’ dalla pausa lunga, Dalmasson si gioca il suo secondo time out e ricambia volto alla squadra rialzando il quintetto. La scelta paga i dividendi sperati, Grazulis riporta a -4 i suoi e anche la chiusura di quarto sorride agli ospiti, Fernandez continua a martellare e al 20’ Sassari guida solo di 2; 37-35 al 20’.
Dopo la pausa lunga, Trieste chiude il gap, sempre con Fernandez sugli scudi, prima che Burnell salga in cattedra, 6 punti in fila per l’ex Cantù che prova a far fuggire ancora i suoi; la svolta sembra arrivare dal punto di vista dell’atteggiamento per i biancoblu, che attaccano di più il canestro e provano a sfruttare il fisico, ma Doyle, blocca la fuga, con la tripla del -5.
Trieste ancora una volta si rianima, Sassari si intestardisce a cercare soluzioni dalla lunga distanza e gli ospiti chiudono il gap; nel finale di quarto regna ancora l’equilibrio, Laquintana vanifica il lavoro di Spissu tenendo a contatto i suoi, prima che i liberi di Gandini valgano il +4 del 56-52 con cui si chiude la terza frazione.
Alviti riporta in parità la gara in apertura di ultimo quarto, prima che Pusica peschi due triple in fila, cosa che non scompone Trieste, sempre brava a reagire ad ogni tentativo dei padroni di casa di premere sull’acceleratore e a sfruttare, ogni singola crepa sul muro difensivo degli uomini di Pozzecco, tanto da trovare anche il sorpasso a 6’ dal termine.
Pusica, interrompe la striscia Triestina con una tripla da 8 metri, Burnell si anima e chiude il gap, con la gara ancora priva di una padrona a 3’30” dalla fine; si alza il ritmo, ma complice la stanchezza non arrivano i canestri.
La gara si decide solo negli ultimi due possessi, Trieste costruisce per Doyle, il tentativo non va a bersaglio ma il rimbalzo di Udanoh vale una seconda chance, qui il 35 non sbaglia e trova la tripla del sorpasso; a Sassari rimangono 11″ per costruire un tiro, Spissu consegna l’ultimo tentativo a Gentile, la tripla ben costruita però, non va a bersaglio e Dalmasson può esultare per la seconda vittoria consecutiva.