Treviso. Paolo Vazzoler: “C’è chi ha pianto per iscriversi, chi si è iscritto per piangere dopo e chi ha speso il 30% in più”
Paolo Vazzoler, presidente della De’ Longhi Treviso Basket, è stato intervistato da La Tribuna di Treviso sulla nuova stagione del club veneto. Un estratto delle sue dichiarazioni.
Il roster della squadra.
“Coach Menetti ha tempo per costruire la squadra e prevedo un modo di giocare diverso. Sono giocatori estremamente duttili, penso che vedremo parecchi quintetti, un po’ per scelta, cioè per giocare in una certa maniera, o per necessità, cioè nel caso occorra sostituire questo o quello. Una volta si puntava sull’asse play-pivot, bisognava avere l’aletta che tirasse dall’angolo; oggi probabilmente si vedranno più contropiedi.”
Il passaporto di Jeffrey Carroll.
“L’altra notte ci siamo collegati con l’ambasciata di Houston per il visto di Carroll, sono stati molto gentili per mettere a posto le cose: quando era partito dall’Italia in piena pandemia gli mancava un documento, ora pare che sia a posto.”
La solidità societaria e sui tempi di mercato.
“Qualcuno ha pianto per iscriversi, qualcuno si è iscritto per piangere dopo: noi abbiamo fatto gli opportuni tagli, altri hanno speso il 30% in più dell’anno scorso: complimenti a chi ancora può andare da un signore e battere cassa. Lo dicevo in tempi non sospetti: io avevo l’onere di mettere in sicurezza la società per la stagione corrente, 2019-20. Non è stato semplicissimo, serviva l’aiuto di tutti, giocatori e staff compresi, e ci siamo riusciti. Col Consorzio ci siamo detti di partire con determinati presupposti e ci siamo mossi con grande serietà. Poi chiaramente saranno gli altri a giudicare: la libertà di pensiero è assoluta ma io so esattamente cosa è successo, so i motivi per cui qualcuno se n’è andato. Noi siamo rimasti lontani dalle polemiche, lascio volentieri che la gente si sbizzarrisca”.