Matteo Imbrò, playmaker e capitano della De’ Longhi Treviso Basket, è intervenuto a Udinese TV nella trasmissione “Basket a Nord-Est”. Di seguito le sue dichiarazioni successive soprattutto alla sconfitta di Treviso contro l’Happy Casa Brindisi di domenica al PalaVerde.
“Nei primi due quarti abbiamo tenuto e abbiamo giocato molto meglio rispetto al secondo tempo. Brindisi è una squadra molto fisica e atletica, forse non abbiamo retto soprattutto in queste due situazioni. Poi tra piccoli errori difensivi e non segnando in attacco, ci hanno fatto il break e nono siamo più riusciti a riprenderli. Sono stati sicuramente meriti loro ma anche demeriti nostri. Analizzeremo e capiremo dove migliorare”.
Sulla prestazione contro Brescia di due settimane fa, per Matteo Imbrò è ripetibile?
“Sicuramente è una partita che si può rifare e per quanto mi riguarda può succedere di nuovo. Non dico di noi, perchè non si sa mai nella vita. Secondo me dipende tanto dalla fiducia che hai in te stesso, questo può aiutare molto”
La fiducia che ripone in se stesso Matteo Imbrò, ma non solo.
“Quando scendo in campo, sicuramente cerco di aiutare la squadra che sia un canestro, un passaggio, un rimbalzo, un passaggio… semplicemente anche dare una pacca a un compagno. Credo che nel basket di oggi conti il fatto di sapere fare molte cose, e credo che il canestro venga anche con il duro lavoro che si fa in palestra. Io cerco sempre di ritagliarmi degli spazi, prima, dopo e durante i giorni di pausa per cercare di migliorare il mio tiro che è forse il mio punto di forza. Credo che la partita di Brescia sia stata un’ulteriore conferma del lavoro che faccio e della fiducia in me stesso, ma anche nei compagni, nella società, negli allenatori che ripongono in me”.
Sulla Nazionale, e se si aspettava di essere convocato per la bolla di Perm.
“Ci ho dato il giusto peso… So che devo lavorare molto di più, e che la Nazionale rimane un grande obiettivo che mi pongo nella mia carriera. Se non è arrivata adesso, la farò arrivare il più presto possibile.”