Quarta vittoria consecutiva per Trento che supera Pesaro dopo una partita bruttina, piena di errori, ma successo che, grazie alla contemporanea sconfitta di Brindisi in quel di Capo d’Orlando, le garantisce il quinto posto solitario in classifica.
Partita che non decolla, primi venti minuti da dimenticare, sembra che le due squadre giochino a ciapanò.
Percentuali che migliorano leggermente nei secondi dieci minuti, almeno da due, anche se si continuano a cercare le conclusioni dai 6.75. Trento con Sanders ed Owens stranamente impacciati, si tiene su con Mitchell e Pascolo, oltre al fosforo di Forray ed alle iniziative di Armwood. Da parte pesarese il più pericoloso è Myles, sotto tono Wright ( 1/7), bene Judge sotto i tabelloni.
I padroni di casa ottengono il primo vantaggio al 18′, grazie dapprima ad un libero e poi ad un canestro da sotto da parte di Owens.
Al rientro in campo con due bombe di Mitchell e Sanders, favorite dalla presenza sotto canestro di Pascolo, Trento raggiunge il 42-33, rintuzzato da un mini parziale ospite (0-5); locali che ripartono con Forray e Grant da tre, ma Pesaro che riesce a ridurre lo scarto con Musso sempre dai 6.75.
Al 33′ Pesaro è al minimo svantaggio (53-56) ma Pascolo e Mitchell ricacciano indietro gli adriatici, tenuti su sempre da Musso, e Trento chiude a +12.
Partita dicevamo non bella, costellata da parecchi errori, con molti atleti non in giornata, a parte alcune eccezioni.
Trento ha tirato meglio (40% vs 32%) sia da due che da tre; sotto i tabelloni sostanziale parità.
Tra i locali in evidenza Tony Mitchell, oltre al solito bottino in punti, anche 8 rimbalzi e 7 falli, Dada Pascolo (5/9 da due e 7 rimbalzi), un volitivo Grant, ma soprattutto l’MVP dell’incontro Toto Forray. Per il capitano bianconero 15 punti, con 4/5 da tre, 3 rimbalzi 3 tre palle recuperate; uno dei pochi capace di mettere un po’ di ordine in campo.
Pesaro ha iniziato discretamente, per poi riuscire a stare a contatto di Trento, più per i demeriti dei padroni di casa che per propri meriti.
Paolini ha alternato le difese riuscendo ad ottenere qual cosina, ma in attacco la squadra ha confermato di avere ben poco ad eccezione di Musso (4/10 da tre), Myles, ma fino al terzo quarto, Lorant, a sprazzi, e Ross, che segna tanto ma incide poco. Ci si aspettava di più da parte di Wright.
La caratura mediocre dell’incontro è da estendere anche all’arbitraggio: troppo protagonismo.
Trento –Pesaro 77-65 (11-15, 29-27, 52-45)
Trento: Mitchell 21, Sanders 3, Pascolo 15, Grant 10, Forray 15, Flaccadori n.e., Owens , Baldi Rossi n.e. , Armwood 4, Spanghero 3. Allenatore Buscaglia
Pesaro: Ross 19 , Myles 11 , Basile , Musso 14 ,Raspino , Wright 4, Judge 3, Crow . Tortù n.e. , Lorant 14. Allenatore: Paolini
Punti quintetto: Trento 61 – Pesaro 35
Tiri da 2: Trento 17/39 44%; Pesaro 13/37 35%
Tiri da 3: Trento 9/26 35%; Pesaro 8/28 29%
Tiri Liberi: Trento 16/20 80%; Pesaro 15/22 68%
Rimbalzi: Trento 44 (Owens e Mitchell 8) Pesaro 45 (Judge 11)).
Assist: Trento 14 (Mitchell 7); Pesaro 7 (Musso 3)
Massimo Fuiano
Redazione Basketitaly.it