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Trento, risultati e prospettive. Parola chiave: coesione

Trento, risultati e prospettive. Parola chiave: coesione

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Mentre coach Lele Molin è impegnato in trasferta nei panni di assistente allenatore della squadra Nazionale, non si fermano gli allenamenti dei bianconeri trentini in vista della ripartenza. Non mancano nemmeno i festeggiamenti in casa Aquila: ieri (22 febbraio) il capitano Toto Forray spegneva le dieci candeline con la maglia bianconera. Giocatori carichi scenderanno in campo per i prossimi tre weekend consecutivi, prima contro Cremona, poi Milano per volare infine a Sassari. 

 

Il punto della stagione 

Trento non brilla in LBA, vantando solo 6 vittorie su 18 partite giocate, piazzandosi così nella parte bassa della classifica. Nella maggior parte delle competizioni la squadra trentina parte positiva talvolta conquistando il primo quarto; spesso però arriva un blackout intorno alla metà del gioco, dal quale è praticamente impossibile riprendersi. Si perde fiducia nel gioco di squadra e il gioco individuale – irrispettoso degli schemi – porta a risultati infruttuosi. Si parla di sette sconfitte consecutive (le ultime tre partite di andata e le prime quattro di ritorno) che non rendono onore alla squadra e colpiscono l’autostima. 

Tutta un’altra storia per quanto riguarda i risultati ottenuti in EuroCup dove i numeri parlano chiaro: le 6 vittorie hanno portato alla qualificazione alle Top16 – l’altra italiana è la Virtus Bologna – e in questi primi match del girone F domina una situazione di equilibrio (1 vittoria e 1 sconfitta contro i Boulogne Metropolitans; vittoria contro il Lokomotiv, sconfitti dal Partizan). Si punta chiaramente ad una difficile ma ancora possibile qualificazione ai quarti di finale. 

 

La squadra

Energia ed entusiasmo sono le costanti di JaCorey Williams, sempre in grado di tenere alto il ritmo della partita e di trascinare i suoi per superare i momenti di stallo. I suoi numeri a canestro lo qualificano come topscorer della squadra.

Buoni anche i risultati del playmaker Gary Browne: l’uomo degli assist (sono 94 in LBA ad oggi) è un instancabile giocatore che vanta il maggior numero di minuti in campo. 

Dopo un’inizio di stagione all’insegna degli infortuni, finalmente Luke Maye può dar mostra delle sue abilità portando a casa numeri da record: la partita contro Pesaro si è chiusa con la doppia-doppia da 19 punti e 18 rimbalzi (con contorno di due assist) in 30’ di gioco. 

Victor Sanders, Jeremy Morgan e Kelvin Martin dovrebbero crederci di più. Il primo dispone di una buona difesa, migliorata nel corso della stagione; da rivedere le scelte in attacco. Morgan bene all’inizio di stagione seguito però da un calo di autostima. Pagella non soddisfacente per Martin, dovuta soprattutto agli infortuni.

Il capitano Toto Forray e Davide Pascolo sono i veterani bianconeri, sempre in grado di dare coesione alla squadra. Il capitano agisce rapido nei momenti di crisi mentre Dada può contare sul suo prestante piede perno. Le nuove promesse Andrea Mezzanotte e Maximilian Ladurner devono ancora guadagnare un po’ di esperienza, d’altronde stiamo parlando di classe ’98 e 2001. 

 

Si chiude una porta..

E’ troppo presto per dire se il cambio coach di fine gennaio riuscirà a portare un vento nuovo; responsabilità, esperienza e lavoro sono il mantra di Lele Molin, parole che portano perseveranza e fiducia. Nella prima intervista rilasciata si parla di coesione, concetto che sembra essere un po’ sfuggito all’uscente Brienza, e che si cercherà di recuperare in questa seconda parte di stagione: 

“Non voglio mettere obiettivi, ma questa squadra può e deve competere: non siamo l’Aquila molle e confusionaria vista in campo in alcune delle ultime uscite. Per dimostrarlo, dobbiamo costruire una coesione diversa in cui alle prime difficoltà la squadra pensi e agisca come una squadra, e non come un gruppo di singoli.”