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Trento per ipotecare i playoff, Venezia per tenerseli stretti

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tifosi, trentoChi vuole tenersi stretto il posto playoff e poter respirare un po’ di più nell’ultima giornata, chi quello stesso posto lo ha, ma ancora in bilico; domani alle 18.15 (diretta su Sky sport) al Taliercio si affrontano la Reyer Venezia e la Dolimiti Energia Trento. Qualche acciacco da entrambe le parti, da entrambe le parti tanta fame per chiudere al meglio la stagione.

QUI TRENTO. Trento in parte incerottata, così come lo è l’avversaria. Coach Buscaglia domani sera non avrà a disposizione per certo Peppe Poeta che ancora non si è ripreso dal trauma muscolare che lo ha tenuto lontano dal campo anche lo scorso weekend contro Capo d’Orlando; in forse è anche Jamarr Sanders che si è ripreso dallo stop ma che ancora non è nella sua forma migliore e pensando ai playoff il dubbio di portarlo comunque c’è. Per i padroni di casa è una sfida importantissima sotto due aspetti: la vittoria sancirebbe la qualificazione ai playoff (al momento quinta posizione a 30 punti) e poi la fame di vendetta, quella sportiva s’intende, è a mille: Trento non ha mai battuto la Reyer in tutta la carriera di massima serie. Parola al vice Dusmet: «Quella di domenica sarà per noi una gara estremamente importante, visto che la qualificazione ai play-off non è ancora certa. Veniamo da una serie di vittorie fondamentali, che ci hanno dato fiducia e serenità per poter continuare a lavorare ogni giorno. Venezia è una squadra di alto livello, la cui classifica non è probabilmente all’altezza del valore del suo roster. Muovono bene la palla, come dimostra la loro posizione nella classifica degli assist, e dispongono di una tale quantità di talento nel loro organico da non permetterci di abbassare minimamente la guardia. Un nome da tenere d’occhio? Limitarsi a un solo giocatore è riduttivo, ma se devo farlo dico Mike Green, che per esperienza e qualità ha di certo la capacità di prendere per mano la squadra».

QUI VENEZIA. La Reyer di coach De Raffaele non arriva certo nelle migliori condizioni: Owens fuori fino a fine stagione è una tegola non indifferente e pensare di poterlo rimpiazzare è sì plausibile, ma con la certezza di trovare qualcuno che possa incarnarne le caratteristiche e che possa ambientarsi più che in fretta perché ormai il tempo non c’è più. E in forse rimane anche Goss che non si è ancora del tutto ripreso e che c’era a Pistoia, ma in panchina. Situazione delicata, perché mancano due partite e manca ancora la vera certezza playoff: Venezia è ora settima a 28 punti, pari con Pistoia e in nona posizione c’è Varese a 26. Parola al coach: «Sono convinto che faremo una grande partita a Trento. E non voglio che la squadra perda fiducia: c’è e si saprà compattare e troverà energia e qualità nel gioco per andare a battagliare e cercare di portare a casa la partita. Non voglio al contrario che passi il concetto di piangersi addosso. La mia attenzione, in questo momento, è interamente incentrata sul fare a Trento la miglior partita possibile, senza sprecare energie, visto che è una partita importantissima sia per noi che per loro, che sono una squadra molto importante. Adesso bisogna mettere grande attenzione su questa partita, che reputo molto difficile, per di più pensando che giochiamo fuori casa e in condizioni non ottimali, contro una squadra a cui faccio i miei complimenti per il percorso fatto e per la crescita. Grandi punti deboli, nei nostri avversari, non ne vedo: Trento gioca tanto di squadra, non ha una stella come Mitchell lo scorso anno, anche se è giusto sottolineare la crescita assoluta di un giocatore come Pascolo, e corre tanto in contropiede. Sono una squadra clamorosamente atletica, soprattutto negli esterni, completa e solida e fa del gioco corale la sua forza. E, oltretutto, arrivano da una striscia positiva».

 

Chi vuole tenersi stretto il posto playoff e poter respirare un po’ di più nell’ultima giornata, qui quello stesso posto lo ha, ma particolarmente in bilico; domani alle 18.15 (diretta su Sky sport) al Taliercio si affrontano la Reyer Venezia e la Dolimiti Energia Trento. Qualche acciacco da entrambe le parti, da entrambe le parti tanta fame per chiudere al meglio la stagione.
 
QUI TRENTO
Trento un parte incerottata, così come lo è l’avversaria. Coach Buscaglia domani sera non avrà a disposizione per certo Peppe Poeta che ancora non si è ripreso dal trauma muscolare che lo ha tenuto lontano dal campo anche lo scorso weekend contro Capo d’Orlando; in forse è anche Sanders che si è ripreso dallo stop ma che ancora non è nella sua forma migliore e pensando ai playoff il dubbio di portarlo comunque c’è. Per i padroni di casa è una sfida importantissima sotto due aspetti: la vittoria sancirebbe la qualificazione ai playoff (al momento quinta posizione a 30 punti) e poi la fame di vendetta, quella sportiva s’intende, è a mille: Trento non ha mai battuto la Reyer in tutta la carriera di massima serie. Parola al vice Dusmet: «Quella di domenica sarà per noi una gara estremamente importante, visto che la qualificazione ai play-off non è ancora certa. Veniamo da una serie di vittorie fondamentali, che ci hanno dato fiducia e serenità per poter continuare a lavorare ogni giorno. Venezia è una squadra di alto livello, la cui classifica non è probabilmente all’altezza del valore del suo roster. Muovono bene la palla, come dimostra la loro posizione nella classifica degli assist, e dispongono di una tale quantità di talento nel loro organico da non permetterci di abbassare minimamente la guardia. Un nome da tenere d’occhio? Limitarsi a un solo giocatore è riduttivo, ma se devo farlo dico Mike Green, che per esperienza e qualità ha di certo la capacità di prendere per mano la squadra».
 
QUI VENEZIA.
La Reyer di coach De Raffaele non arriva certo nelle migliori condizioni: Owens fuori fino a fine stagione è una tegola non indifferente e pensare di poterlo rimpiazzare è sì plausibile, ma con la certezza di trovare qualcuno che possa incarnarne le caratteristiche e che possa ambientarsi più che in fretta perché ormai il tempo non c’è più. E in forse rimane anche Goss che non si è ancora del tutto ripreso e che c’era a Pistoia, ma in panchina. Situazione delicata, perché mancano due partite e manca ancora la vera certezza playoff: Venezia è ora settima a 28 punti, pari con Pistoia e in nona posizione c’è Varese a 26. Parola al coach: «Sono convinto che faremo una grande partita a Trento. E non voglio che la squadra perda fiducia: c’è e si saprà compattare e troverà energia e qualità nel gioco per andare a battagliare e cercare di portare a casa la partita. Non voglio al contrario che passi il concetto di piangersi addosso. La mia attenzione, in questo momento, è interamente incentrata sul fare a Trento la miglior partita possibile, senza sprecare energie, visto che è una partita importantissima sia per noi che per loro, che sono una squadra molto importante. Adesso bisogna mettere grande attenzione su questa partita, che reputo molto difficile, per di più pensando che giochiamo fuori casa e in condizioni non ottimali, contro una squadra a cui faccio i miei complimenti per il percorso fatto e per la crescita. Grandi punti deboli, nei nostri avversari, non ne vedo: Trento gioca tanto di squadra, non ha una stella come Mitchell lo scorso anno, anche se è giusto sottolineare la crescita assoluta di un giocatore come Pascolo, e corre tanto in contropiede. Sono una squadra clamorosamente atletica, soprattutto negli esterni, completa e solida e fa del gioco corale la sua forza. E, oltretutto, arrivano da una striscia positiva».