Intervista a Nicola Brienza, coach canturino della Dolomiti Energia Trentino, per La Provincia di Como.
Un estratto delle sue dichiarazioni.
“Sono lieto e disteso. Me la sto cavando e davvero non posso lamentarmi. Almeno sino a oggi perché domani (oggi, ndr) debuttiamo in Eurocup contro il Galatasaray e in tarda serata potrei ritrovarmi a essere un po’ meno rilassato…”
Nel frattempo Trento ha ingaggiato Alessandro Gentile.
“Tolti gli italiani d’America, stiamo parlando del giocatore più forte con in mano il nostro stesso passaporto. Uno in grado di darci tecnica potendo interpretare i ruoli dall’1 al 4 e di garantirci leadership. Uno di quelli di alto livello, insomma.”
Basso profilo, ma già prima dell’ingaggio di Gentile era opinione comune che Trento fosse squadra sicuramente da playoff. Ci si aspetta un ulteriore salto di qualità.
“Quanto alla prima considerazione, faccio presente che sono nato da uno costola di Pino Sacripanti… Realisticamente, e vengo alla seconda parte della domanda, ritengo che alle spalle delle cosiddette “quattro sorelle” (Milano, Venezia, Virtus Bologna e Sassari, ndr) si possano rinvenire diverse sorelline mano nella mano. Tra le quali, anche noi. Ma non puoi sapere chi tra queste potrà chiudere quinta e chi decima perché i valori, appunto, sono pressoché simili. Le consorelline? Brescia, Brindisi, Cremona, Fortitudo Bologna”
Già diverse sorprese nelle prime due giornate.
“Non trovo niente di strano perché è come se fossimo ancora in preseason e dunque ci stanno questi up and down. Siamo un po’ tutti alla ricerca di stabilità e solidità.”
La sua opinione sull’Acqua San Bernardo Pallacanestro Cantù.
“Si tratta di una squadra costruita bene, con un suo senso e una sua logica ovviamente in funzione del budget a disposizione. Alcuni suoi elementi hanno le potenzialità per diventare tra qualche mese giocatori importanti nella nostra lega.”