Trento conferma il momento positivo e porta a casa altri due punti per la sua classifica, la squadra di Brienza, ha rotazioni, energie e lucidità superiori alla squadra di Pozzecco, che non replica l’exploit di mercoledì sera e dopo la pausa lunga, non può che alzare bandiera bianca. Troppi gli errori di Sassari per mancanza di lucidità, che la squadra di Brienza ha convertito in punti, anche se le chiavi che hanno permesso ai padroni di casa di indirizzare la gara, sono state la transizione difensiva e i raddoppi nel pitturato per togliere il gioco in post basso di Bilan e Tillman, soprattutto nel terzo quarto.
Il punteggio finale: 92 – 78 per Trento
La cronaca:
Gara da subito molto fisica, Trento non riesce ad alzare il ritmo contro una Sassari rimaneggiata, ma allo stesso modo limita le scelte offensive dei Sardi, per gli uomini di Brienza il primo punto di riferimento in attacco e Maye che conclude e costruisce per i compagni, con Martin molto coinvolto, la Dinamo si affida troppo al tiro dalla lunga distanza e subisce un break di 9-2; dopo il time out gli ospiti voltano l’inerzia grazie alla zona e alle prime triple della gara che permettono a Spissu di ribaltare il risultato; le rotazioni dalla panchina però permettono all’Aquila di riallungare, il Banco ha qualche problema in regia, la difesa trentina lavora bene in chiusura di quarto e Sanders e Browne chiudono sul 17-13 il primo quarto.
La scelta di Brienza è quella di mettere Martin su Tillman, cercando di togliere un opzione offensiva al Banco e costringere i sardi ad insistere su un gioco senza post basso, la scelta sembra funzionare e Trento allunga di nuovo, Pozzecco costretto al time out, adatta le scelte alla difesa e insiste su Bendzius che dalla lunga distanza riporta a contatto i suoi.
Si prosegue a strappi, la Dolomiti Energia prova a sfruttare la verticalità di Williams nel pitturato, Sassari continua a trovare i punti di Bendzius, Sanders risponde per i padroni di casa, un insieme di situazioni in cui nessuna delle due squadre riesce a prendere in maniera convincente in mano l’inerzia della gara; la chiusura di quarto sembra sorridere ancora a Trento che fugge sino al +10 grazie a Forray, ma il solito Bendzius impedisce ai padroni di casa di andarsene, prima che Williams dalla lunetta e Sanders con una rapina sulla rimessa fissino il punteggio sul 45-32 al 20’.
Il ritorno in campo dopo la pausa lunga non vede la reazione degli ospiti, Trento sembra avere una marcia in più soprattutto a livello difensivo, dove riesce a oscurare tutte le linee di passaggio e a costringere Sassari a forzare le conclusioni, mentre dall’altra parte del campo, senza alzare il ritmo Forray e soci riescono a trovare i punti che valgono il +17, con Browne protagonista.
La Dinamo non riesce a trovare continuità in attacco, mentre l’Aquila sembra essere superiore in termini di energia su tutte le palle sporche e secondi possessi, tanto da andare sopra di 20, con la Dolomiti Energia brava a rispondere in attacco ad ogni tentativo di break avversario; il copione si ripete azione dopo azione, Trento raddoppia appena la palla finisce nel pitturato e la Dinamo non trova sbocchi in attacco, Sassari soffre anche negli uno contro uno e al 30’, la gara ha una padrona definitiva, 75-49 per i padroni di casa e ultimo quarto sembra servire solo per le statistiche.
L’ultimo quarto serve solo a delineare il punteggio finale, anche se Sassari soprattutto ad inizio quarto, trova un bagliore di energia che vale un break di 9-1 dove sembra funzionare il lavoro in post basso, prima che Sanders confezioni la tripla del 84-58 che manda gli ultimi titoli di coda.
I possessi finali, in cui comunque si gioca ad alto ritmo perché la Dinamo cerca di ridurre il gap pensando alla differenza canestri, servono solo a delineare il punteggio finale che vede Trento vincere per 92-78.