La Bennet si porta sul 2-0 nella serie contro Pesaro, con una partita difensivamente perfetta per tutti i 40 minuti ed un controllo costante del ritmo, senza nulla concedere ad una Scavolini rimasta in partita, sostanzialmente, soltanto nel primo quarto. Troppo superiore in tutto, la squadra di coach Trinchieri, capace di colmare le lacune che venerdì avevano permesso ai marchigiani di rientrare nel match, dopo il disastroso primo quarto.
Il 43% da tre (9/21), frutto di una circolazione di palla da manuale, il controllo pressoché totale dei tabelloni, i 19 assist su 26 canestri dal campo, i 9 recuperi a fronte di solo 8 palle perse, queste alcune delle cifre che spiegano il dominio dei biancoblu in gara 2.
La Scavolini torna a Pesaro sotto 0-2, abbandonata anche da quel Daniel Hackett che in gara 1 l’aveva rimessa in carreggiata e autore, stasera, di una prova disastrosa (3 pt, 1/7 dal campo, -7 di valutazione), conclusa ad 1 minuto dalla fine con la ciliegina sulla torta del quinto fallo più tecnico, per l’applauso ironico a Sahin. Dalmonte si interroga anche sulla consistenza di White (14 pt e 5 rimb.), discreto, ma mai realmente incisivo e su Jumaine Jones (8 pt, 6 rimb) oggi più volitivo, ma ancora annichilito da un Maarty Leunen ( 13 pt, 3/4 da tre, 5 assist) che lo legge come un libro aperto, tenendolo a 3/9 dal campo e lo fa penare quando è lui a dover rincorrere l’americano di Cantù in difesa.
In cronaca. Cantù inizia con meno veemenza di gara 1, ma uguale efficacia, con Mazzarino bravo a sfruttare un paio di volte Brunner dal pick’n’roll e Perkins che trova la prima tripla della sua partita. Pesaro, dal canto suo, fa capire subito di voler attaccare l’area biancoblu e con Hickman e Jones, che trova 4 punti veloci, si tiene a contatto. E’ Leunen con 8 punti quasi consecutivi, frutto di due triple e un viaggio in lunetta, a creare il primo strappo sul 19-13 a 2’ dalla prima sirena. Al termine del timeout chiamato da Dalmonte, il Pianella riabbraccia finalmente il suo “sindaco”, Vlado Micov, al rientro ufficiale sul parquet. Cantù rallenta un po’ in attacco, ma grazie ad una difesa di squadra, sempre pronta in aiuto e recupero termina a +6 il primo quarto, 19-13.
Secondo quarto. Dentro Cinciarini per un Perkins, come sempre, dal grande impatto fisico, Cantù continua a far girare la palla come un orologio. Prima Basile, poi il ragazzo da Pesaro, quindi ancora Leunen inchiodano le triple del +13, 30-17 a metà frazione. L’ex-Oregon, in più, manda fuori giri Jumaine Jones, Marconato sale in cattedra in difesa, prima di lasciare il posto a Brunner: risultato, Pesaro non vede più il canestro e Dalmonte deve anche fare i conti col terzo fallo di Cusin. Il coach marchigiano gioca allora la carta di Flamini da 5, seguito da Trinchieri che rimette Perkins per Brunner, con Leunen da centro. E’ l’unico momento del match in cui la Bennet va in confusione dietro, in più Pesaro è brava a far sentire il fisico ai portatori di palla canturini e si riavvicina a –9, 32-23, recriminando anche per qualche errore di troppo in lunetta. Sull’ultimo possesso Micov, pescato in taglio a centro area da Leunen, scrive il +11 di fine primo tempo.
Secondo tempo. Perkins (oggi 13 pt, 6 rimb., 1 sola persa) apre con un paio di canestri di potenza dentro l’area, poi Cantù si mette a correre, trasformando in contropiede una rubata di Mazzarino ed una stoppata con recupero di un Leunen punitivo su Jones. White e Hickman provano a rianimare Pesaro, ma il ritorno di Marconato, con annesso clinic difensivo, e l’energia di Cinciarini non permettono alla Vuelle di avvicinarsi più di tanto. Il sesto punto del centro ex-Treviso fissa il punteggio sul 51-37 al 30’.
Mazzarino (10 pt con 5 assist alla fine) apre il quarto di coda con la tripla, cui prova a rispondere Hickman (primo centro dall’arco per Pesaro). L’ennesimo lampo di classe di Leunen, con il quinto assist a Micov ed il long 2 in faccia a Cavaliero, e ancora il capitano, che abusa di Flamini in 1 contro 1, di fatto seppelliscono l’incontro sul +20, 60-40, con 6’ da giocare. Da qui solo garbage time, con gli allenatori che svuotano le panchine, fino al 74-47 finale.
Nostro MVP di giornata a Maarty Leunen, ma nella Bennet ognuno ha portato il proprio mattone, da Mazzarino, che ha stravinto il duello con Hackett, ad un Marconato elogiato dal coach per la sua prova, passando per un Cinciarini convincente e sicuro di sé.
Pesaro ha davvero poco con cui consolarsi – Hickman discreto nelle cifre, ma avulso dalla squadra in campo – e può solo pensare a come restare nella serie in gara 3.
Stefano Mocerino
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