Torino vuole difendere il Ruffini dall’assalto di Pesaro e mantenere l’imbattibilità casalinga
Settimana vissuta senza viaggi per la Fiat Torino: dopo la vittoria convincente contro Andorra in Eurocup, arriva al Ruffini Pesaro.
La squadra marchigiana in presenza di risorse economiche “scarse” che limitano di fatto il suo mercato ha allestito una squadra competitiva come dimostrano le ottime partite disputate contro Brescia, Bologna e Reggio Emilia. Perciò si presenterà al Ruffini tentando di replicare il colpo fatto al Palabigi, avendo recuperato anche Dallas Moore che ha disputato solo pochi minuti nel match contro la Virtus a causa di un infortunio.
Banchi invece vuole far dimenticare ai suoi il ko contro Avellino e riprendere la marcia vincente in campionato ma allo stesso tempo le sue scelte saranno forse influenzate dalla posta in palio nella prossima trasferta in Eurocup contro Parigi.
Qui Torino
Atmosfera positiva in casa Fiat, non solo per la convocazione in nazionale di Iannuzzi e Okeke ma anche per la “tempra” che la squadra ha dimostrato anche nel match contro una squadra tignosa come Andorra: come già successo a Zagabria e ad Avellino, l’Auxilium ha trovato le motivazioni per risollevarsi da situazioni difficili, condotta da quelli che hanno già preso le redini della squadra, Patterson, il valore aggiunto e Vujacic, carismatico come pochi altri.
Banchi sottolinea come Pesaro sia una “squadra in grado di compiere exploit”, un gruppo giovane, desideroso di dimostrare il proprio valore, e con elementi talentuosi. E poi evidenzia: “Dovremo indirizzare il match nei ritmi a noi favorevoli, pur rimanendo consci delle difficoltà che potremmo incontrare”.
Qui Pesaro
Il presidente Ario Costa dalle colonne di Tuttosport ha dichiarato che la classifica poteva essere migliore viste le prestazioni offerte e della sua strategia basata sul prestare molta attenzione al campionato Ncaa per scovare giovani talenti americani che scelgono l’Italia per lanciare la propria carriera a livello europeo.
Oltre ai due alfieri e principali terminali offensivi, Omogbo e Moore, c’è curiosità per vedere come procede l’inserimento del neo arrivato Little: dalle loro mani (e percentuali) dipenderà molto delle sorti della squadra marchigiana.
La Chiave tattica
Quasi certamente Banchi allargherà le rotazioni diminuendo i minutaggi come fatto ad Avellino (un solo giocatore oltre i 30′ minuti, poi gli altri fra 22′ e 28′) ma è ben possibile che Vujacic rimanga in campo più del solito, visto il problema alla caviglia di Jones (comunque già tornato in gruppo) e anche per fargli riprendere la confidenza con il canestro (13/34 in campionato e 6/20 in Eurocup), così come Okeke reduce da una prova maiuscola da 17 di valutazione contro Andorra.
Pesaro dovrà reggere i ritmi alti, quelli prediletti dalla Fiat Torino e per riuscire nell’obiettivo di giocarsela in volata dovrà prestare attenzione al dinamismo di Trevor Mbakwe, il cui scontro con Omogbo (tre partite e altrettante doppie doppie) promette scintille, così come sarà stuzzicante il duello fra Diante Garrett e Moore, con l’ex Utah Jazz bravo anche nel servire assist e il secondo realizzatore purissimo (al netto del match contro la Virtus, 24.5 punti di media).
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