All’urlo di “Fear The Beard” gli Houston Rockets si presentano alla nuova stagione sempre più carichi. Sarà la volta buona?
La passata stagione (50-26)
Abbiamo lasciato i Rockets in quella finale di Western Conference che li ha visti soccombere contro una Golden State nettamente più forte mentre nei texani deludeva la star James Harden.
La regular season li ha visti però arrivare alla seconda posizione della Western Conference, a significare quanto questa squadra puntasse in alto con l’ormai collaudato asse Harden-Howard e quindi tutto sommato parliamo di una stagione positiva, che ha però lasciato l’amaro in bocca per la prestazione nello scontro playoffs con i futuri campioni Nba.
Novità 2015/2016
Mercato movimentato in quel di Houston. Abbiamo salutato Josh Smith in direzione L.A. Sponda Clippers, mentre i poco utilizzati Papanikolau, Dorsey, Prigioni e Johnson sono stati coinvolti nella trade principale che ha portato a Houston Ty Lawson, accontentando quindi le richieste di Harden che voleva un play che diminuisse il peso di ogni giocata per il barba. Giocatore dalle qualità indiscusse ma reduce da una estate movimentata con la stop per guida in stato d’ebrezza e l’esperienza in un centro di recupero per i suoi problemi con l’alcol. Le qualità tecniche offensive neanche si discutono, eccellente play, forse debole in difesa ma sappiamo che non è la principale preoccupazione per i Rockets. Il resto del cast rimane lo stesso, quindi di assoluto livello e un’aggiunta simile non può che essere un valore aggiunto per la corsa alla testa della Western Conference.
La stella
E che lo diciamo a fare? Houston è roba sua. Parliamo di James “barba” Harden, che reduce da una annata che poteva vederlo con in mano il titolo di MVP non si vuole fermare, anzi, vuole confermarsi sugli standard della scorsa stagione e portare i suoi rockets più avanti che mai. Come dite? Si vince con la difesa? Non sembra roba per lui, ma se ci mettesse quel piccolo upgrade difensivo per essere più decisivo forse l’Mvp non sarebbe finito nella mani di Steph. Ma coi se i con i ma non si va da nessuna parte. #FearTheBeard
Obiettivi stagionali
A Houston il pensiero è rivolto solo al Larry O’Brien Trophy. Titolo, l’obiettivo è quello nonostante il solito Ovest da battaglia, ma la qualità c’è tutta e allora il trio Lawson-Harden-Howard dovrà dare il 110% per riportare in a Houston un titolo che manca dal lontano 1994