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Stefano Gentile: “Reggio era destinazione gradita ad Alessandro. Sarebbe stato bello averlo come compagno di squadra…”

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Stefano gentile, reggio emilia 2016-12-09

Stefano Gentile è stato tra i protagonisti nella vittoria di Reggio Emilia su Capo d’Orlando con un ultimo quarto decisivo. Nell’intervista che segue rilasciata nell’edizione odierna de Il Resto Del Carlino-Reggio Emilia l’atleta conferma anche che il fratello Alessandro è stato vicino a concludere la stagione a Reggio dopo la rottura con Milano. Ecco l’intervista completa.

Gentile, per tanti tifosi è stato, con Della Valle, l’Mvp del match con Capo d’Orlando. Una serata che aspettava da tanto. «Onestamente non gioco per la prestazione in sé, ma per contribuire alla vittoria della squadra. Però devo dire che sono contento per l’apprezzamento nei miei confronti dei fans e per la standing ovation ricevuta quando coach Menetti, per farmela avere, ha chiamato il cambio».

Comunque sono diverse partite che sembra avere ritrovato lo smalto dei giorni migliori… «Quando si sta bene fisicamente ci si esprime al meglio in tutto, anche nell’inserirsi perfettamente nelle dinamiche di squadra. L’anno scorso facevo fatica a fare tutto, per via dei malanni, quindi anche ad entrare in ritmo visto che mi trovavo a giocare scampoli di partita o in momenti particolari. Ritrovando continuità ho ritrovato anche la prestazione».

E la squadra gira a ritmi vertiginosi, otto vittorie in dieci partite, anche in quello che doveva essere un anno di transizione. Sorpreso? «Più che altro dei tempi. Ero convinto che a questi risultati ci saremmo arrivati più avanti, meglio cosi. Ma non mi sorprendo in generale, perché siamo una squadra nella quale tutti sappiamo giocare un basket di alto livello».

Tanto da fare paura anche alla corazzata Milano? A Reggio si è letto in quest’ottica il mancato trasferimento di suo fratello Alessandro alla Grissin Bon. «Sicuramente ci ritengono un competitore serio nella lotta per gli obiettivi stagionali. Avere Alessandro come compagno di squadra sarebbe stato bellissimo, specie dal punto di vista affettivo. Avremmo puntato allo scudetto insieme, vorrà dire che ci proverò da solo».

Ha avuto modo di parlare con lui della volontà di venire a Reggio? «Sì. D’altronde, lasciando Milano, sicuramente Reggio era destinazione a lui gradita. Abbiamo parlato di come sarebbe stato bello e tecnicamente interessante, ma si capiva già che c’erano pochi di margini di manovra (il veto dell’Olimpia al trasferimento in altre squadre italiane, ndr). Il ragionamento dell’Olimpia, peraltro, è comprensibile».

La supersfida con l’Armani si avvicina. Giocare davanti ai 5000 del PalaDozza sarà più una pressione o darà carica? «Ci darà un’ulteriore spinta e sarà un magnifico spot per il basket italiano. Certo la società fa un sacrificio a rinunciare al suo fortino e i tifosi un altro per seguirci là. Ma sin da ora chiedo a tutti i reggiani di venire in massa, abbiamo bisogno di voi».