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Smith è perfetto, Cinciarini e Skeen non bastano: il CountDown di Venezia-Montegranaro

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Reyer Venezia - Sutor Montegranaro - Andre Smith segna

Netta affermazione dell’Umana Venezia sulla Sutor Montegranaro per 102-68. Ecco i numeri e le curiosità, tutto rigorosamente in CountDown.
 
10 i punti segnati da Josh Mayo. Dopo i 21 messi a referto e la splendida prova dimostrata contro Roma, per il play dell’Indiana ci si aspettava la conferma della sua prestazione anche contro Venezia. Purtroppo per la Sutor e i suoi tifosi (circa una trentina quelli presenti al palazzetto), Mayo trova una serata storta al tiro (3/9 dal campo) sbandando da tutte le parti con Giachetti e Vitali che lo scherzano ripetutamente. Salva la serata con 4 assist e 7 falli subiti, ma è troppo poco.
 
9 su 9 dal tiro da due punti per Andre Smith per 18 punti di fabbricato. Il lungo ex Caserta in 26′ di utilizzo gioca una partita da assoluto dominatore sotto le plance, portando gli avversari a lezione con movimenti con il perno da far vedere ai ragazzini delle scuole basket mettendola in qualunque modo. Palla a lui sotto canestro e i due punti sono in cassaforte. Le 4 palle perse son l’unica nota negativa di una prestazione da incorniciare.

Reyer Venezia - Sutor Montegranaro - Luca Vitali vs Josh Mayo

8 il voto di Luca Vitali. Dopo la sconfitta di Caserta e il duello perso a distanza con il fratellino Michele, gran parte dei tifosi veneziani hanno pensato che a Venezia sia arrivato il Vitali sbagliato, ma soprattutto il solito giocatore confusionario e disastroso incapace di fare il play. Per almeno una partita, Luca zittisce tutti con una prestazione da leccarsi i baffi: entra a fine primo quarto con la partita ancora sul risicato equilibrio e la spacca con una regia d’autore, facendo male ogni volta agli avversari con canestri e passaggi deliziosi. L’azione di inizio secondo quarto con il play bolognese che imbecca con un assist no-look da dietro la schiena Magro per il canestro del 23-13, deve entrare di diritto nella top ten della settimana. In soli 16 minuti giocati, un 19 di valutazione con 13 punti. Mvp.
 
7 la valutazione di Daniele Cinciarini. Il “Cincia” fratello di Andrea è uno dei pochi sutorini a salvarsi dal naufragio della Sutor con 14 punti. Fin dall’inizio cerca di tenere in salvo la squadra provandoci in tutti i modi producendo fosforo e tanto carattere con gioco e assist, ma alla lunga sia per lui che per la squadra non è serata. Linhart lo sopravanza in tutto, ma lui comunque ci prova fino alla fine. Sarà per la prossima.
 
6 su 10 al tiro di Jamie Skeen. Assieme a Cinciarini è uno dei pochi tra i positivi della Sutor. All’inizio dell’incontro sembra essere un grande rompicapo da risolvere per la difesa la lagunare, Easley in particolare, ma col passare del match gli avversari gli prendono le misure e lo affondano come tutta la squadra marchigiana. 14 punti e 4 rimbalzi in 27′ giocati, troppo poco.
 
5 i punti segnati da Daniele Magro. Il pivot di Piove di Sacco gioca una partita di sostanza encomiabile. Con Easley in problema di falli, Mazzon fa affidamento a lui e Daniele non lo tradisce. Mentre i suoi compagni pensano all’attacco con ripartenze e canestri veloci, Magro ci pensa in difesa con 8 carambole catturate (saranno 10 in totale) e stoppando prima Skeen e poi Rossi. 18 di valutazione in 18 minuti, Solidità.
 
4×10 =40 punti messi a segno da Venezia nel terzo quarto. Un’ecatombe per la Sutor, una delizia per la Reyer e i suoi tifosi. Dopo i primi venti minuti la partita era su un equilibrio difficile da sfaldare con Venezia in vantaggio di 8 punti. Il terzo quarto diventa il quadro perfetto per mostrare tutta l’efficacia dell’attacco veneziano, con tutta la squadra sugli scudi a partire da Linhart e Giachetti: 15 su 21 al tiro con un mortifero 5 su 6 nelle triple e gara chiusa in anticipo di 10 minuti.
 
3 gli assist di Donell Taylor. Se bisogna trovare un’imperfezione alla splendida serata dei lagunari, quella è Donell Taylor. Non tradiscano i 15 punti perché molti di questi son segnati a buoi ormai scappati. Nel primo tempo i tifosi perdono la pazienza vedendo un giocatore senza attacco (1 su 6 al tiro dopo i primi 20 minuti) ne difesa, ma che riesce comunque a dare ai suoi compagni 3 passaggi vincenti. Nella ripresa, sale in cattedra come tutti i suoi compagni aggiustando le sue percentuali infilando ripetutamente la difesa marchigiana e giocando meglio anche nella metà campo difensiva. In attesa di prove vincenti che sanciscano la sua fama di realizzatore.

Reyer Venezia - Sutor Montegranaro - Nicola Akele

2 i punti segnati da Nicola Akele. A un minuto dalla fine del terzo quarto sul risultato di 76-49, coach Mazzon decide di mandarlo nella mischia. Dopo pochi secondi dall’ingresso sul parquet, il diciottenne di scuola Reyer ha subito l’occasione per segnare il suo primo canestro in LegaUno quando ruba palla agli avversari e si presenta da solo sotto canestro; tutto il pubblico si aspetta forse la schiacciata e trattiene il respiro, ma Nicola, causa  l’emozione del debutto, la sbaglia incredibilmente. Peric lo consola con un buffetto sulla spalla del giovane mentre tutto il palazzetto lo applaude incoraggiandolo. Nicola ha subito un’altra chance quando ad inizio ultimo quarto Montegranaro fa fallo tecnico, cosicché Venezia ha due liberi a disposizione; Vitali decide di farsi da parte e lasciare che sia Akele ad andare in lunetta, che così timbra i suoi primi punti in LegaUno. Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette cit.
 
1 come l’1 su 6 al tiro di Dimitri Lauwers. Il tiratore classe ’79, dopo la prestazione incolore fornita contro Roma, era alla ricerca di una prova di riscatto al PalaTaliercio. Gioca sì più minuti rispetto alla “prima”, ma fallisce molti tiri presi fronte a canestro e diverse conclusioni piedi a terra. Tre passaggi vincenti ai compagni, non salvano la sua prova negativa. Con lui in campo in 23 minuti la squadra ha perso di 34, il che è tutto dire. Rivedibile.
 
0 come i posti liberi lasciati al PalaTaliercio per la “prima” casalinga della Reyer, ennesimo sold-out nel palasport mestrino, segno che il palazzo è sempre troppo piccolo per un pubblico da LegaUno. 0 è anche il voto per i consueti “tifosi” che lasciano la partita dirigendosi alle auto o alle navette molto prima della fine della partita, anche se il risultato era ormai in cassaforte, per nonn trovare traffico in via Porto di Cavergnago. “Abbonati”.
 
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