Co-protagonista della vittoria casalinga, Maarty Leunen ne segna 14 stasera
Al PalaDozza la vigilia di Natale arriva in anticipo. A pochi giorni dall’attesissimo derby con i cugini bianco-neri la Fortitudo ospita la tenace Happy Casa Brindisi facendo valere il fattore campo. La mancanza di Ed Daniel non ha gravato eccessivamente sulla Pompea che guadagna due punti con un 78 a 72.
Contro una delle prime quattro squadre della Lega, costruita inoltre per affrontare l’Europa FIBA, il fattore campo certamente risulta importante per la Pompea che dimostra però fin da subito di avere tanti ingredienti in più. Nelle prime fasi di gioco sono infatti i ragazzi di Martino a dettare il passo, aggiudicandosi tanti duelli a rimbalzo e neutralizzando molto spesso le qualità del roster brindisino. Varietà nella scelta di tiro e difesa chiurungica dei padroni di casa trovano un primo ostacolo a pochi minuti dalla chiusura della prima frazione. Prima con Brown poi con Gastaldo la Happy Casa avverte il pubblico bolognese di poter colpire in maniera fulminea, senza farsi scoraggiare dall’importante percentuale di conclusioni errate. Debutta anche Sutton in conclusione di periodo. I primi punti per il neo-acquisto da Trento arrivano solo a inizio secondo quarto con giocata individuale nel pitturato. È una partita nella quale svettano i duelli di marcatura. Se tutta la Pompea sembra intenzionata a tenere il ritmo leggermente più basso delle fasi iniziali, nell’altra metà del campo l’ex Campogrande commette fallo sull’esperto Cinciarini in un tentativo di pressing serrato. L’energico Sutton perde la sfida contro Leunen nel pitturato avversario mentre la tenzone più attesa tra Sims e Brown scalda i tifosi con la conclusione in schiacciata del centro fortitudino. Momento di rottura che comporta un nuovo trend positivo per la Pompea. Sims e Leunen lavorano in maniera perfetta nel presidiare il tabellone tanto in attacco quanto in difesa. Fantinelli e Robertson cercano in tutti i modi di pungere in maniera rapida i brindisini che grazie a incursioni a tutta velocità per ben tre possessi volano più alto dei ragazzi di Martino.
Rientro sul parquet contraddistinto da virtuosismi da All Star Game. Tre minuti di grande intensità grazie alla genialità e all’atletismo di entrambi i roster. Solo Leunen però riesce a concretizzare il proprio sforzo in questa frenetica fase. Sempre l’americano, insieme a Fantinelli, guida la Pompea, contando sempre su Sims, padrone sotto canestro. Dall’altro versante è Banks a tracciare la rotta, aggiungendosi a Stone già in doppia cifra nei primi 20 minuti. Prosegue l’inserimento di Sutton nelle logiche di squadra. Magistrale difesa su Sims nell’arco di due possessi consecutivi. Riparte il gioco per l’ultima frazione e sul parquet bolognese sembrano riproporsi in fotocopia i fattori che hanno determinato i 10 minuti precedenti. Coach Vitucci punta ancora sull’esperienza di Banks e Stone per minare la superiorità della Pompea sotto canestro. Sale ulteriormente la febbre da derby con le notizie giunte da Sassari che hanno fatto esplodere il pubblico del PalaDozza, già in visibilio per la maiuscola prestazione di Sims. Incandescente è l’atmosfera quando, a 5 minuti dal termine, sono le contestazioni alle scelte arbitrali a trovare spazio. Il richiamo di Martino verso i tifosi introduce l’ultimo assalto della Happy Casa. Pompea che si affida ad azioni semplici e pulizia nei tagli per annullare i benefici dell’accoppiata Stone-Banks. Non riesce l’impresa a coach Vitucci che in time-out detta una strategia di pressione psicologica sui padroni di casa.
Vittoria amministrata della Pompea che si gode una festante vigilia pre-derby. Titolo di MVP del match impossibile da togliere ad Henry Sims (17 punti, 17 rimbalzi e 43 di valutazione), autore di una doppia doppia e vincitore netto del confronto con Brown III. È proprio il 27enne di Jacksonville ad essere mancato questa sera alla Happy Casa Brindisi, adattatasi completamente al duo Stone-Banks (24 punti ciascuno messi a referto oggi). Due punti che hanno proprio il sapore di un regalo sotto l’albero del popolo bianco-blu che da stasera conterà le ore che ci separano dallo showdown di Natale.