La squadra di Pianigiani ha dimostrato anche nella tre giorni torinese di essere la squadra che per capacità mentali del gruppo e lunghe rotazioni a propria disposizione di essere la più pronta per sostenere l’impegno delle tre partite in tre/quattro giorni in questo tipo di manifestazione. Cantù nella finale di quest’oggi non ha avuto a differenza di Siena quella forza fisica e mentale per impostare prima di tutto la partita sulla propria tenuta difensiva. I brianzoli migliore difesa del campionato italiano, che in queste final-eight di coppa Italia avevano concesso 70 punti nei quarti ad Avellino e 64 punti in semifinale a Pesaro, nella finalissima di quest’oggi hanno subito la bellezza di 88 punti. Chi è riuscita ad impostare la gara sulla propria difesa ferrea è stato il Montepaschi che minuto dopo minuto ha sgretolato le convinzioni offensive del gioco degli uomini di coach Trincheri. Siena che poi in attacco ad inizio gara ha esibito un grandissimo David Andersen, che come nella gara di ieri contro Milano è stato il punto di riferimento dei senesi in attacco. Quando David Andersen, uomo partita e miglior giocatore delle finali torinesi, ha tirato il fiato, dopo la sfavillante prima parte di gara, ci hanno pensato gli ottimi Lavrinovic e Moss completare l’opera senese. Certamente il poter schierare una coppiaal meglio della forma psicofisica come Andersen e Lavrinovic, impareggiabili per nessuna altra squadra in Italia per statura e talento, rende difficile per le concorrenti del basket nazionale gareggiare con Siena. Cantù ci ha provato, ma ha pagato sicuramente del punto di vista fisico il doppio impegno consecutivo delle ultime 48 ore contro Avellino e Cantù. Già nella giornata di ieri, infatti la truppa canturina contro la Scavolini Siviglia aveva evidenziato qualche scricchiolio dal punto di vista atletico. Il lungo georgiano canturino Shermadini può essere preso ad emblema di questo ragionamento, perché il pivottone è stato lontano parente di quello apprezzato nelle precedenti due gare, come d’altronde l’altro georgiano Markoishvili. Per Cantù i migliori sono stati, invece, Basile e Leunen , giocatori che invece nelle prime due gare avevano stentato di più.
Montepaschi Siena-Bennet Cantù 88-71 (21-16, 44-33, 73-51)
Siena: Andersen 23, Lavrinovic 16, Moss 14, McCalebb 9, Zisis 10, Carraretto 6, Stonerook 3, Thornton 7.
Cantù: Basile 15, Leunen 12, Shermadini 8, Brunner 8, Markoishili 2, Mazzarino 2, Cinciarini 6, Perkins 6, Marconato 6, Micov 6.
Mvp: David Andersen