In preseason erano le principali candidate allo scudetto 2013, hanno inaugurato l’anno cestistico con la sfida di SuperCoppa vinta da Cantù, ma la Mens Sana ha ribadito il primato nazionale conquistando la Coppa Italia poco più di un mese fa. Entrambe attraversano una fase critica della stagione e forse della loro storia, ma Lunedì, anche se la sfida vale solo per il quarto posto provvisorio in classifica, sul legno del PalaEstra sarà ancora una volta Siena-Cantù.
Il momento in campionato – La Montepaschi attraversa un chiaro riflusso in serie A, con già 5 partite perse a bilancio nel girone di ritorno, le ultime tre consecutive: i due scontri diretti con Milano e Roma, umiliante nelle proporzioni, hanno sollevato interrogativi importanti sulla squadra di coach Banchi e il crollo di Caserta fa dubitare della consistenza in trasferta, marchio di fabbrica della Siena vincente e cinica anche quando non brillava. La Mens Sana nelle tre sconfitte non ha mai scollinato oltre i 70 punti segnati (a fronte di una media di 77.8 nelle prime 20 giornate), crollando al 26.7% (20/75) da tre (in precedenza superava il 38%) e perdendo 17 palloni a partita. In più ha subito pesantemente sotto i tabelloni, 88 a 121 il conto totale a rimbalzo, con l’impressionante “doppiaggio” 22-44 contro la Virtus di Calvani. La perdita del Ress della prima parte di stagione, causa l’infortunio di fine Gennaio, e l’impegno di Eurolega hanno avuto un peso rilevante sulle prestazioni dei Verdi, che sul piano fisico sembrano in riserva dopo il grande inizio nel girone F di Top 16. Il disastro di Venerdì contro il Besiktas ne è la conferma e mette a rischio addirittura il passaggio del turno.
Cantù dal canto suo non si è fatta mancare i problemi nella fase discendente di Regular Season, battuta in casa da Roma nel giorno dell’addio a Markoishvili e a digiuno in trasferta fino al successo di Cremona, poi doppiato al Pianella contro Pesaro. Nelle ultime due vittorie punti segnati e assist sono tornati ai livelli abituali, la palla gira meglio e le selezioni di tiro sono salite di qualità assieme alle percentuali dal campo (80.5 ppg con 20/37 da tre e 14 assist a sera).Il ritorno di Smith è un fattore, ma Lenovo deve dimostrare di essersi ritrovata dal punto di vista mentale, dopo il netto calo del livello di esecuzione in attacco e la concentrazione a corrente alternata nella propria metà campo nelle settimane precedenti. La trasferta del PalaEstra e quella di Reggio Emilia, assieme al derby del PalaDesio con Milano sono gli ostacoli principali sulla via che porta ad uno dei primi quattro spot nel tabellone dei playoff.
Le squadre – Il leader offensivo per Banchi è senza dubbio Bobby Brown che viaggia a 16.3 ppg col 37.2% da tre 3.7 assist a sera. L’ex Oldenburg non attraversa un momento felice, con il suo decision making divenuto questionabile ora che i tiri tendono a entrargli meno. Il giocatore chiave della Mens Sana è però David Moss (10.3 ppg, 41.5% da tre, 4 rimb e 1.8 ass), punto di riferimento sui due lati del campo e barometro anche emotivo dei toscani. Hackett (8.7 ppg con 3 assist e 4 falli subiti di media), pur frenato dal recente infortunio, ha assunto in corso di stagione il ruolo di giocatore di impatto, uscendo dalla panchina e prendendo in mano le chiavi della squadra nel quarto periodo. Esterno partente è invece l’ex-Casale Matt Janning (7.6 ppg), fin qui deludente sul piano statistico se si guarda a quel 28.6% da tre, inaspettato da un simile tiratore. Sotto i tabelloni la Montepaschi parte con Sanikidze (7.5 ppg, 46.7% da tre e 5.9 rimb) e Ben Eze (5.2 ppg più 4.8 rimb) che con Ortner svolge lavoro di quantità, anche se Banchi gioca abitualmente con Ress da 5 quando la partita si decide. In assenza del bolzanino l’alternativa dalla panca è Kangur ( 8.5 ppg, 41.5% da tre, 3.0 rimb) che può far coppia sia col georgiano che con uno dei due centri e può dare una mano nelle due dimensioni, esterna ed interna del gioco toscano.
Versatilità è la parola chiave per Trinchieri, che recuperando Smith (11 punti e 5.5 falli subiti di media dal suo rientro) può opporre fisicità agli esterni avversari anche nei quintetti con tre piccoli. Tabu (10.0 ppg) e Aradori (12.5 ppg) sono le fonti principali di punti bianco blu, che hanno ritrovato nelle ultime due uscite un Mazzarino d’annata (31 pti con 8/11 da tre tra Cremona e Pesaro). Reparto lunghi guidato da Leunen (7.3 ppg con 4.6 rimb e 2.6 ass), con Brooks (8.3 ppg più 5 rimb) più spesso impiegato da 4 dopo il ritorno della guardia da Louisville. Tyus (8.7 ppg più 5 rimb) e Cusin (6.2 più 3.8) aggiungono centimetri e fisicità, mentre per Scekic si annuncia il solito impiego nullo o molto limitato. Mancinelli è il punto interrogativo, sotto i riflettori dopo le recenti prove negative e atteso a uno squillo che aggiunga qualcosa alla squadra, stanti le sue indubbie qualità tecniche e di lettura del gioco.
I fattori chiave – Il tiro perimetrale è stato la chiave dell’attacco di Siena per tutta la stagione: dietro Sassari e Pesaro, la Mens Sana è la squadra che prende più tiri (24.9) a partita dai 6.75. Con le percentuali attuali (anche ad Istanbul solo 6/24) la squadra di Banchi non vince più, pertanto l’imperativo è costruire tiri aperti e ritrovare la fiducia dei propri tiratori. Cantù ha al primo posto del proprio piano partita il trattamento di palla: anche nelle due recenti vittorie i biancoblu hanno seminato 16 palle perse a Cremona e 20 contro Pesaro (10 nel solo secondo quarto). Con Hackett e Brown a pressare la palla, Siena fa spesso pagare gli errori con la transizione, trovando punti che al momento fa fatica a costruire a metà campo e in questo senso la zona 3-2 di Banchi può essere molto fastidiosa per l’attacco brianzolo. La stessa fisicità dei due esterni senesi nell’attaccare il ferro può diventare un problema per Cantù (cui l’ex Usc fece passare brutti quarti d’ora nei playoff dello scorso anno in maglia Pesaro) e più in generale il controllo del pitturato deciderà una parte non piccola del match. Lenovo sulla carta si porta dietro un vantaggio quanto a tonnellaggio e profondità del pacchetto lunghi, ma è stata ondivaga in stagione sotto le plance (Roma le riservò lo stesso trattamento della Mens Sana nei quarti di Coppa Italia). Appoggiare palla in post basso può essere funzionale nel far commettere falli ai lunghi di Siena, che con Ress limitato dai problemi fisici schiera spesso Sanikidze assieme a Kangur allargando notevolmente il campo. Trinchieri può rispondere con quintetti senza centri già visti di recente, con Leunen in coppia con Brooks (o Mancinelli) più 3 piccoli, in una “small ball” tecnicamente opposta alla versione con 3 bigmen in frontline. Chi, tra i due coach, interpreterà meglio l’andamento del match e sceglierà le opzioni tattiche più congrue porterà a casa i due punti.
I precedenti e gli ex – Bilancio complessivo a favore di Siena, vittoriosa in 48 degli 84 incontri agli annali, mentre in Toscana il conto dice 29-11 pro Montepaschi. In stagione una vittoria a testa, con la SuperCoppa di Rimini portata a casa da Cantù 80-73 e il netto successo a Desio 54-67 alla 9^ di andata per la Mens Sana. Tra i due ex, il più “rumoroso” è Pietro Aradori, che nei due anni nel Chiantishire non ha mai trovato il feeling giusto con lo staff biancoverde, mentre Ben Ortner è stato protagonista del primo biennio trinchieriano a Cantù. I due, a maglie invertite, hanno disputato le finali scudetto e di Coppa Italia nel 2011 tra le due formazioni, entrambe appannaggio di Siena.
L’incontro, palla a due alle 20.00 con diretta RaiSport 2, sarà diretto dai signori Paternicò, Filippini e Mazzoni.
Stefano Mocerino
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