Serie A. Upea Capo d’Orlando, parla il presidente Sindoni: la salvezza? Sarebbe la più bella mai raggiunta
Obiettivo: alzare lo scudetto della salvezza. Così ha affermato Enzo Sindoni, il presidente dell’Orlandina, che si è ritagliato uno spazio per una breve riflessione nel pre gara per la partita contro la Vanoli Cremona. Sindoni ha delineato al meglio la situazione della squadra, una squadra che è stata «attrezzata per la serie A in poco più di un mese, in pochi forse ricordano tutto ciò che è stato fatto quest’estate dalla società, vogliamo difenderne i sacrifici». Il presidente avrebbe il piacere di vedere, da parte di tutti, “un po’ più di “garra”, perché la fiducia in un ambiente fa bene e si respira da tantissime cose. Abbiamo bisogno di energia positiva, mi aspetto che ognuno delle persone che verrà domenica al PalaFantozzi arrivi con la voglia di fare bene insieme alla squadra. Dobbiamo mantenere lo spirito che da sempre contraddistingue la nostra comunità, siamo sportivi, combattivi e positivi». Quell’energia che una piccola città, la ‘più piccola d’Europa con una squadra che milita nel più alto campionato’, ha saputo dare nel corso degli anni, soprattutto in quelli di serie A: «Per noi questa è la quarta esperienza in A e vogliamo presto vivere la quinta, dobbiamo cambiare passo; la salvezza di quest’anno sarebbe la più bella mai raggiunta».Enzo Sindoni ha tenuto anche a manifestare il suo pensiero in merito alla multa che proprio al presidente è stata inflitta. Causa? Proteste: «Non volevo attaccare il sig. Bertini, può capitare che gli arbitri sbaglino perché magari non hanno la visuale migliore, credo fortemente nella loro buona fede, altrimenti non ricoprirei questa posizione, però abbiamo perso diversi palloni in questa maniera nelle ultime gare. Adesso siamo in una fase decisiva del campionato e ogni episodio ha la sua importanza, io cercavo di sottolineare semplicemente la nostra presenza e invitare gli arbitri all’attenzione che i nostri giocatori meritano. Abbiamo ad esempio tirato i primi liberi a Roma dopo 27 minuti, nonostante attaccassimo il canestro con frequenza. Ovviamente questo non vuol dire che abbiamo giocato bene, ma ci auguriamo di ricevere maggiori attenzioni».