Trasportare la mentalità vincente dalla Toscana al Veneto: è questo ciò che coach Carlo Recalcati ha chiesto a Tomas Ress dopo il suo arrivo alla Reyer. Lo ha svelato proprio il giocatore ai microfoni di Cestisticamente parlando, magazine settimanale di radio Primarete Caserta. «Ho un ottimo rapporto con squadra e società, mi sono ambientato molto bene qui, – ha spiegato l’ex Siena – abbiamo creato una squadra che sta giocando molto bene e che è in uno splendido momento di forma; final eight a parte, che sono comunque partite a sé, che non si possono pronosticare; molto bene con le piccole, soprattutto fuori casa, più fatica contro le grandi». Obiettivo principale? «Arrivare tra le prime quattro e riuscire a qualificarci per una competizione europea, perché Venezia se lo merita». Venezia, che ha un roster tutto suo, rispetto alle altre formazioni del campionato, con «lunghi molto mobili e un play di due metri che è il miglior rimbalzista della squadra, credo che, – ha spiegato Ress – sia la tipologia di squadra del basket moderno, dove contano molto velocità e tiro da tre punti». Poi per l’ala italiana di due metri e otto un momento di riflessione sul giovani che si affacciano alla massima categoria e che hanno poco spazio: «Non devono piangersi addosso, ma continuare a lavorare e meritarsi il posto, facendo capire ai coach tutti i giorni in allenamento e non solo in partita, – ha continuato – che valgono più dello straniero; i giovani devono imparare come giocano i campioni, come fa un pick&roll Spanoulis o un post up di Bryant. Credo, – ha concluso Ress – che bisogna investire nei settore giovanile per avere un futuro ancora migliore».
