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Serie A Playoff – La Reyer Venezia è pronta a essere protagonista

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Reyer - Pesaro: panchina Reyer

Sembra passata un’era geologica per l’Umana Reyer Venezia dalla fallimentare annata precedente conclusa con un anonimo 11.mo posto causa anche enormi difficoltà di gestione, tra cui il ribelle Andre Smith. La Reyer di oggi appare sotto gli occhi di tutti con tutt’altro aspetto, una squadra ben rodata e competitiva grazie a un gruppo di giocatori vincenti ed esperti.
 
La stagione regolare44 punti divisi equamente tra girone di andata e ritorno, ben 22 vittorie che valgono il record societario in Serie A ed un secondo posto meritatissimo in graduatoria alle spalle della sola Milano; nemmeno il più ottimista dei tifosi veneziani si sarebbe potuto aspettare una stagione così entusiasmante. Mai scesa sotto la quarta posizione la formazione allenata da coach Carlo Recalcati, ben 10 le vittorie in trasferta, poche le cadute pesanti se non il neo degli scontri diretti contro le altre “grandi” del campionato Milano, Reggio Emilia e Sassari, sconfitte che potrebbero essere un piccolo indizio di intolleranza nell’affrontare squadre avversarie di eguale se non più elevata forza, elemento che potrebbe essere determinante nei play-off.
 
Il protagonista – Diversi fattori possono far la differenza in casa oro-granata, come per esempio lo stato di forma di Phil Goss e l’ultimo innesto Pietro Aradori. Quando durante la stagione Goss ha fatto bene con ottimi giochi di pick and roll e scarichi verso i compagni, tutta la squadra ne ha beneficiato a partire da Jeff Viggiano con percentuali alte al tiro. Poi Pietro Aradori, l’ultima addizione della Reyer nonché proprio ex di Cantù, l’avversaria ai Quarti. 7/8 giorni di inserimento per “lo squalo”, poi farà il suo debutto con la maglia granata anche se le ultime notizie lo danno in dubbio per gara1 causa un piccolo problema alla caviglia. Si vedrà comunque quanto potrà incidere all’interno del gruppo Reyer nei pochi giorni che gli saranno dati. Non bisogna dimenticare pure l’energia che potrà dare il play atipico Julyan Stone sotto-canestro e nella costruzione del gioco in transizione, e l’esperienza del gruppo degli ex-Siena che sanno come vincere ai play-off le partite secche.
 
Cosa migliorare – Durante l’annata Venezia ha espresso il suo miglior gioco nel passarsi la palla (Venezia è risultata la prima in campionato con la media assist di 18,3 a gara) e nella transizione aprendo il campo grazie al tiro da tre punti; nel giocare ogni 48 ore la pallacanestro sarà meno di corsa con il caldo a fare la sua parte e più giocata a metà-campo contro le difese schierate, starà a coach Recalcati e staff tecnico evolvere il gioco e far interpretare certi momenti della partita in modo diverso alla squadra.
 
Obiettivo – La chiara intenzione dello staff oro-granata ad inizio stagione era di diventare protagonisti ai play-off con l’intenzione di conquistarsi dopo 33 anni un posto in Europa; per farlo, la Reyer ha l’obiettivo minimo della Semifinale. Ma si può certo affermare che con Milano dall’altra parte del tabellone, la Finale è un traguardo realizzabile per il team del presidente Luigi Brugnaro.
 
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