16 Marzo 2015 – Provvedimenti disciplinari
Serie A. Le gare del 15 marzo
Come ogni lunedì arriva puntuale il comunicato FIP con i provvedimenti disciplinari. Mano pesante con Capo d’Orlando.
GRANAROLO BOLOGNA. Ammenda di Euro 990.00 per uso di fischietti e per offese collettive sporadiche del pubblico agli arbitri e ad un tesserato avversario.
ACQUA VITASNELLA CANTU’. Ammenda di Euro 1.000,00 per offese collettive frequenti del pubblico agli arbitri.
GIORGIO TESI GROUP PISTOIA. Ammenda di Euro 3.000,00 per offese collettive sporadiche del pubblico agli arbitri; per lancio di sputi collettivo e sporadico, colpendo e per lancio di oggetti contundenti (una moneta) isolato e sporadico, senza colpire.
UPEA CAPO D’ORLANDO. Ammenda di Euro 3.000,00 per offese e minacce collettive frequenti del pubblico agli arbitri, per lancio di oggetti contundenti (una bottiglia di plastica piena
d’acqua) isolato e sporadico, senza colpire, per lancio di sputi collettivo e sporadico, colpendo e perchè, al termine della gara, più persone colpivano ripetutamente con violenza il tunnel di accesso agli spogliatoi, rendendo difficoltoso il passaggio degli arbitri.
UPEA CAPO D’ORLANDO. Squalifica campo per 2 gare perchè, al termine della gara,
più persone invadevano il campo di gioco con intenti aggressivi, fatto che non degenerava per l’intervento del servizio d’ordine; perchè in tribuna il responsabile degli arbitri di Serie A, sig. Fabio Facchini, veniva colpito da sputi e da due calci ad una gamba.
UPEA CAPO D’ORLANDO. SINDONI ROBERTO VINCENZO. Inibizione fino al 30 aprile 2015 per aver invaso il campo di gioco offendendo e minacciando gli arbitri; per aver continuato ad offendere gli stessi sia all’interno degli spogliatoi sia all’uscita dell’impianto di gioco, anche colpendo la porta dello spogliatoio arbitrale.
UPEA CAPO D’ORLANDO. Ammenda di Euro 750,00 per l’accesso, non autorizzato, del sig. Enzo Sindoni, negli spogliatoi al termine della gara.
FERRAMENTA VANOLI CREMONA. Ammenda di Euro 2.200,00 per offese collettive frequenti del pubblico agli arbitri e ad un giocatore avversario, e per lancio di oggetti non contundenti (palle di carta ed acqua) a fine gara, collettivo e frequente, colpendo ufficiali di campo e giocatori avversari.
