Vittorie ancor più belle se ottenute con un vero e proprio lavoro di squadra, il meglio. Così è stato per la Granarolo Bologna nel match di domenica sera contro Brindisi. Una partita che ha visto protagonisti soprattutto tre italiani che vestono la maglia emiliana: Matteo Imbrò, Valerio Mazzola e Simone Fontecchio. Da una difesa solida e impenetrabile è derivata la bella figura in attacco. «Siamo felicissimi per il risultato, ci dà grande soddisfazione, – ha detto il primo (ufficio stampa società), autore di tre tiri dalla lunga distanza che hanno dato una certa piega all’incontro – sapevamo di incontrare un avversario difficile e fisicamente, in campo, ci hanno fatto sentire tutta la loro energia. Nonostante questo siamo riusciti a contenerli con la nostra difesa e abbiamo trovato le giuste soluzioni in attacco». Se Imbrò pensa a ciò che è stato fatto, e fa bene visto che sono maturati due punti più che importanti a questo punto della stagione, Mazzola è proiettato su ciò che si farà o dovrà fare, nell’imminente. In poche parole, testa alla prossima sfida, tra le clou del campionato. Sabato appuntamento al Pala Bigi contro Reggio Emilia, che arriva dal ko contro Roma: «“Incontreremo una delle squadre più toste del campionato e ne siamo consapevoli; – ha detto l’ala bianco nera – ricominceremo gli allenamenti martedì con determinazione, sapendo che sabato sarà durissima». E a quello che invece si dovrà o potrà realizzare in un futuro un poco più lontano, ma neanche troppo? «In spogliatoio non ne parliamo mai, non perché non ci interessino, – ha risposto Fontecchio, sentendo nell’aria profumo di possibili play off – ma perché abbiamo sempre ragionato con il desiderio di vincere una partita alla volta, e non vogliamo cambiare prospettiva quando le cose vanno nella giusta direzione». La classifica al momento dice settima posizione a 22 punti: «Facciamo degli allenamenti davvero belli: sono duri e faticosi, ma partite come queste, – ha concluso l’ultimo rivolgendosi all’ultima contro Brindisi, nella quale ha messo a segno 11 punti dimostrando di essersi ripreso alla grande dall’infortunio alla caviglia che lo aveva fermato in panchina per più di trenta giorni – dimostrano che il lavoro paga».