Gara infinita al PalaSerradimigni, che alla fine premia la forza di Sassari. Tifosi Sassaresi in festa, Tifosi Reggiani fiduciosi per gara 7 e tifosi del basket contenti per lo spettacolo offerto.
Secondo anno di fila in cui lo scudetto verrà assegnato con gara 7 e non si può chiedere di meglio, data l’intensità, l’agonismo e la voglia di vincere delle due contendenti.
Vince Sassari, squadra più lunga in termini di rotazioni e capace di trovare le triple, nel momento più importante e caldo della gara.
Una partita che ha mostrato tutto il talento di Della Valle e l’esperienza di Kaukenas, l’atletismo di Lawal e la freddezza di Logan e Dyson, una partita che senza se e senza ma, è stata lo spot più bello che il basket Italiano potesse offrire.
La cronaca:
Dopo un attesa che non stempera la tensione, per sistemare il supporto di un canestro, Sassari sembra più determinata all’avvio, soprattutto in difesa, dove prova a limitare Cinciarini in costruzione di gioco; Menetti decide subito di abbassare il quintetto e con l’ingresso di DellaValle la Reggiana riesce a punire in contropiede, per la Dinamo il copione sembra lo stesso dell’ultima uscita al PalaBigi, difatti mancano ancora una volta le triple per gli uomini di Sacchetti e gli ospiti non possono che approfittarne.
Con la mancanza di conclusioni il gioco si sviluppa vicino a canestro, dove Lawal continua il suo dominio e porta insieme ad un ottimo Dyson a far chiudere la Dinamo in vantaggio di 4 al termine dei primi 10 minuti.
Inizia il secondo quarto e Reggio passa a zona, come nelle gare precedenti Sassari si blocca in attacco e paga dazio su Pini, il giovane centro di Menetti è la risorsa insperata dalla panchina Reggiana, il numero 11 è efficacissimo nel far pagare il proprio prezzo sui raddoppi, a volte esagerati, di Sassari. Lo stesso Pini guida un parziale di 13 punti per gli ospiti che portano il punteggio sul 35 – 41. Sassari attacca costantemente il canestro e carica di falli gli Emiliani, la precisione dalla lunetta per fortuna del pubblico del PalaSerradimigni, non è la stessa del tiro dalla lunga distanza e i biancoblu riescono a ricucire lo strappo. Ma Sassari paga sempre nell’attaccare la zona avversaria, soprattutto quando la soluzione studiata da Sacchetti e soci, sistematicamente cercato Sanders sulla linea di fondo in backdoor, non produce i frutti sperati.
43-43 al termine dei primi 20 minuti di gioco, con un dato impressionante per Sassari, sommando le triple della gara precedente e quelle dei primi 20 minuti di gioco la Dinamo viaggia con un terrificante 2\35 e un 0\10 e il conseguente 0% in questa gara. Lawal già in doppia doppia a metà gara.
Sassari trova la prima tripla della serata e vale il +6, Reggio ancora una volta trova la forza di reagire guidata da un Kaukenas impressionante per tecnica, suoi 8 punti consecutivi Reggiani tutti praticamente identici, una lacrima che trascina Reggio al vantaggio.
Sassari soffre ma non molla e ne esce una sfida ricca di intensità e tensione, la Dinamo si affida alla solita forza di Lawal, che continua il suo personale show sotto canestro, ma i soliti errori dalla lunga distanza e una precisione ai liberi in netto calo, consentono agli ospiti di chiudere in vantaggio di 1 al 30’.
Lawal è incontenibile e dopo il terzo fallo di Cervi, Menetti non ha dubbi su chi far entrare in campo, spazio a Pini e riposo per Lawal in quello che sembrava essere il momento migliore della Dinamo; Kadji non è all’altezza del suo pariruolo, soprattutto nelle rotazioni difensive e gli ospiti ritrovano fiducia e il modo di tenere la partita in equilibrio.
Con la palla che pesa il triplo, ogni azione d’attacco è difficile da portare a compimento e il quarto prosegue in equilibrio, tra tensioni e decisioni arbitrali dal peso specifico indescrivibile; arriva il fallo in attacco di Dyson nella bolgia del PalaSerradimigni dopo il pareggio di Polonara a quota 78, l’ultimo tiro è di Reggio e vale lo scudetto, Cinciarini però non chiude la serie e si va all’overtime.
Sassari è imprecisa dalla lunetta anche nel supplementare e nonostante delle buone difese individuali, trema davanti alla tripla dagli 8 metri di Della Valle che gela il PalaSerradimigni, il cronometro corre veloce e si arriva all’ultimo minuto con i padroni di casa sotto di 5.
Logan pesca il jolly di tabella che rianima il pubblico di casa, Reggio non riesce a chiuderla e Dyson a poco più di due secondi dal termine, inchioda la schiacciata che allunga la gara di altri 5 minuti.
Con Dyson a 4 falli Sacchetti inizia la staffetta difensiva con Devecchi e ad inizio secondo supplementare, Sassari fugge sul +5 con una schiacciata di forza di Logan in faccia a Silins che rimane a terra dolorante, preoccupando tifosi e staff Reggiani. Gli ospiti però non si arrendono, arriva il quinto fallo di Lawal e Cervi inizia a pungere nel pitturato; arriva anche il quinto fallo di Kaukenas sostituito molto bene da Drake Diener, ma Sassari non riesce ad approfittarne e l’ultimo tiro sul 98 pari da parte di Devecchi non scheggia nemmeno il ferro.
Il nuovo overtime è una pura gara di nervi, in cui la lucidità la fa da padrone rispetto ad ogni possibile contenuto tecnico; per Sassari, arrivano le triple di Logan e Dyson, che fanno tirare un sospiro di sollievo ai tifosi Sardi, il PalaSerradimigni spinge gli uomini di Sacchetti, Reggio non riesce più a trovare soluzioni in attacco che possano portare punti facili e Sassari chiude vincendo in casa l’ultima gara della stagione del PalaSerradimigni. Menetti cambia tutto il quintetto, lasciando spazio ai suoi giovani nel minuto finale, che ringraziano con 2 punti per Pechacek e Rovatti e fissano il risultato finale di questa gara infinita sul 115 a 108.
I tabellini:
Sassari:
Logan 23, Sosa 6, Formenti, Sanders 18, Devecchi, Lawal 25 + 16 rimbalzi, Chessa, Dyson 26, Sacchetti, Vanuzzo, Brooks 11, Kadji 6
Reggio Emilia:
Chikoko 4; Polonara 10; Della Valle 25; Pecachek 2; Pini 8; Kaukenas 20; Cervi 12; Silins 7; Diener 6; Stefanini; Rovatti 2; Cinciarini 12