Inizia col piede giusto la stagione per la Sidigas Avellino che batte al fotofinish una coriace Reggio Emilia in un Pala Del Mauro infuocato. 66 a 62 il finale e primi due punti in cassaforte per i ragazzi di coach Pino Sacripanti. Partita dalle due facce: primo tempo di stampo reggiano con Mussini e Co perfetti da oltre l’arco, in controllo del ritmo gara ed eccellenti a limitare le bocche di fuoco irpine. Nel seconto tempo la svolta passa tra le mani di Wells e Fitipaldo. Avellino inizia a giocare a “pallacanestro”: circolazione di palla, tiri ben costruiti e difesa cassaforte sono le armi della rinascita campana. Reggio ha avuto dalla sua grande forza mentale per restare aggrappata al match con Markoishvili e Raynolds ma le tante amnesie difensive hanno rovinato quanto di buono costruito in precedenza. Avellino sapiente, concetrata e tenace ha saputo reagire al break emiliano e con Marteen Leunen siggilare il match. Reggio esce a testa altissima con la consapevolezza di dover pretendere maggior continuità da un reparto playmaking in netta difficoltà e limare ancora molte cose a difesa schierata. MVP del match il numero 1 irpino Dez Wells autore di 14 punti, solidità offensiva, primo passo micidiale e in grado di cambiare il ritmo ad inizio terzo quarto. Tra le fila reggiane partita sublime di Raynolds: mobile, duttile, impressionante nel controllo del corpo ed efficace sotto canestro. Ad Avellino il primo round di una ormai “grande classica” del campionato italiano.
PRIMO QUARTO: Avellino in campo con N’Diaye, Leunen, Fitipaldo, Wells e Rich. Risponde Menetti: Della Valle, Mussini, Cervi, Markoishvili e Sanè. Primo minuto infuocato: quattro punti consecutivi di Cervi che colpisce una difesa irpina lenta sui cambi in post basso e le triple di Mussini e Markoishvili mettono in fuga gli emiliani sul 2 a 10. Scandone confusionaria in fase di attacco: sono già tre le palle perse e i tiri sbagliati. Il numero 15 biancorosso crea non pochi grattacapi al pacchetto lunghi irpini: 8 punti e tre rimbalzi in sei minuti per il classe ’91. Avellino non perde la scia, trainata dalle giocate individuali di Rich e Fitipaldo. Reggio, forte delle ottime percentuali al tiro, si mantiene stabilmente sul +5. Ci pensa Andrea Zerini con 5 punti consecutivi a ricucire in parte lo strappo. Sacripanti abbassa il quintetto: dentro Filloy al posto di Wells per avere maggiore qualità in costruzione e realizzazione. Festival delle triple al Del Mauro: anche Nevels dai 7 metri senza ritmo per il massimo vantaggio Reggio sul (13-22). La Sidigas chiude con un sussulto: assist meraviglioso di Scrubb per Leunen alla sirena. (18-22)
SECONDO QUARTO: Sulla scia del primo quarto Avellino torna a contatto ma il tapin di Raynolds scaccia via i fantasmi biancoverdi. La seconda frazione di gioco è tutta nelle mani di Thomas Scrubb: jolly difensivo biancoverde con un mancino elegante dalla mezza. Reggio continua a lavorare sotto canestro ma l’efficacia di Cervi e Sanè si abbassa notevolmente e con lei anche le percentuali da oltre l’arco di Mussini e Co. Rich prende per mano la Scandone e carica di falli Garrett Nevels. (28-28 al 19′). Succede tutto in pochi secondi: step-back di Nevels per il +2 e fallo antisportivo di Raynolds ai danni di Dez Wells. Primo vantaggio casalingo con la tripla del numero 1 in canotta verde che fa esplodere il Pala Del Mauro. Avellino la ribalta con la difesa ed una fiducia ritrovata dalla distanza. (32-30)
TERZO QUARTO: Partita condizionata da tanti fischi ma la Sidigas aumenta l’intensità e prende il largo. Wells e Rich sugli scudi: corsa, altletismo e precisione. Il fallo antisportivo di Mussini è la sintesi di un reparto playmaking in netta difficoltà. Avellino la domina sul piano del gioco: taglio a canestro di Scrubb che va in lunetta col libero supplementare (40-32). Botta e risposta dalla linea dei 6 e 75 di Markoishvili e Leunen. La Grissin Bon prova a rientrare con uno splendido Sanè e i liberi di Amedeo Della Valle ma le amnesie difensive la constringono ad inseguire. E’ il terzo quarto di Dezmaine Wells: manda al bar la difesa emiliana con le sue accellerate ed è infallibile dalla lunetta. Sussulto del duo De Vito-Wright e Reggio torna in scia sul 53 a 46. Partita e punteggio in stallo: tanti errori da entrambe le parti e confusione che fa da padrona. (55-46)
QUARTO QUARTO: Quintetti invariati ed ultimo quarto che ha inizio: Della Valle prende il tempo a D’Ercole e realizza i punti 47 e 48 della Reggiana. L’asse Filloy-Rich funziona a meraviglia: altri due punti per l’ex giocatore di Paris e +11 Scandone. La Sidigas molla in difesa e tripla facile di Sanè: Reggio di cuore mantiene viva la speranza. Day e vai Raynolds-Della Valle: la Reggiana torna a giocare “pallacanestro” e si fa sotto. Stra-dominio di Raynolds sotto le plance, -3 e gara vietata ai deboli di cuore. Leunen di esperienza si porta a casa due punti dalla lunedì che mettono fino al digiuno realizzativo di Avellino. Il numero 10 biancorosso tutto fare: si prende lo sfondamento e realizza la schiacciata del 1. Passa persa clamorosa per i ragazzi di coach Menetti e Wells in contropiede per il 63 a 60 a 30″ dalla sirena. Leunen sporca il gancio di Raynolds e tripudio al Del MAuro.
Max Menetti: “Abbiamo sbagliato delle cose facili ma dobbiamo abiutarci a queste partite. Siamo una squadra con carattere e motivazioni. Sapevamo che c’è tanto da lavorare ma questa partita ci ha dato buoni spunti per lavorare. Dobbiamo difendere con più fiducia e grinta. Sotto l’aspetto caratteriale siamo stati duri ma abbiamo fatto due tre errori di disattenzione che hanno pesato molto. Abbiamo fatto fatica a trovare ritmo a livello offensivo. La squadra a me è piaciuta nonostante non stiamo al meglio. I nostri due play sono due ragazzi molto giovani: Candi e Mussini hanno avuto un ottimo inizio ma dopo sono calati. Hanno fatto una buona partita, hanno messo in campo grande motivazione e solidità, pur nella difficoltà di giocare contro Fitipaldo e Filloy.”
Pino Sacripanti: “Soddisfazione nell’aver conquistato i due punti senza Fesenko e con un N’Diaye a metà. E’ stato molto ultile giocare con Andrea da 5 e ruotare tutti. Siamo partiti un pò terrorizzati ma immediatamente la rotazione della panchina ha aiutato molto, dando grande durezza difensiva. Zerini, Scrubb e D’Ercole hanno messo in piedi la partita. In questa parte di campionato si vive di grandi break ma siamo stati bravi a mantenerci avanti. Filloy ha bisogno di tempo dopo l’europeo per acquistare una maggiore brillantezza fisica. Fesenko, avendo fatto questa operazione, ha perso tono muscolare ed allenandosi e sforzandosi è uscito un pò di liquido ma è sotto controllo.”