Missione compiuta per gli uomini di Pozzecco, che allungano sulla Fortitudo, al PalaSerradimigni la gara è in bilico sino all’ultimo minuto, Bologna trova in Aradori e Sims le risorse per tenere aperto il match sino all’ultimo, prima che le giocate di Gentile e Bilan portino Sassari al temporaneo secondo posto in solitaria.
Dopo l’inno di Mameli cantato magistralmente dal vivo dal tenore Francesco Demuro, spazio alla gara, che vede il piano partita Fortitudo sopravanzare quello della Dinamo; i raddoppi e i cambi studiati per togliere il lavoro offensivo di Evans funzionano, Sassari non trova fluidità in attacco e dall’altra parte del campo, soffre il lavoro di Sims, tanto da costringere Pozzecco al time out, le rotazioni dalla panchina lasciano spazio a McLean che sembra in grado di far girare l’inerzia per i padroni di casa, ma un Cinciarini da 8 punti in poco più di un minuto permette agli ospiti di continuare a guidare 19-25 al 10’.
Sassari prova ad alzare il ritmo, la zona impostata da coach Martino però, toglie ancora una volta delle soluzioni offensive, mentre dall’altra parte del campo, il lavoro in post basso della Fortitudo funziona e gli ospiti continuano a mantenere la testa della gara, sfruttando anche la poca lucidità dei padroni di casa.
La difesa impostata da Bologna continua a funzionare, Sassari è costretta a forzare le conclusioni, ma un buon Gentile, impedisce alla Fortitudo di fuggire, il break dell’ex Virtus, vale il piccolo step mentale in avanti da parte di Sassari, che riesce ad alzare il ritmo, corre in contropiede e chiude il gap portandosi ad un possesso, 40-43 al 20’.
Al ritorno dalla pausa lunga, Sassari prova ad alzare ancora il grado d’intensità in difesa, Evans si carica e i padroni di casa, firmano il primo vero sorpasso della gara, gli uomini di Martino però, non escono dal match, Aradori ne firma 5 in fila e riporta gli ospiti avanti nel punteggio; Sassari prova a cercare di aprire il suo gioco, trova i canestri di Vitali e Evans e nonostante un ispirato Sims, prova ad allungare sfruttando la maggiore mobilità nel pitturato dei suoi lunghi, dai canestri nasce la fiducia in difesa e viceversa, Sassari corre anche in contropiede e trova il +7 che costringe Martino al time out.
La Dinamo non si ferma, la zona impostata dalla Fortitudo non funziona più a dovere, la fisicità e la mobilità dei lunghi di casa fa la differenza e il Banco trova anche il +11 ribaltando completamente la gara; mentalmente Aradori e compagni non escono dalla partita, ma al 30’ inseguono di 9: 67-58 il punteggio.
Gli ospiti provano a chiudere lo strappo, il lavoro di Sims nel pitturato porta i suoi frutti, Robertson colpisce dalla lunga distanza e ancora una volta la Pompea di avvicina costringendo Pozzecco al time out. Sassari comanda ma non riesce a chiudere la partita, la Fortitudo costruisce bene ma non riesce a chiudere il gap e nel mentre, cresce l’intensità dei contatti; Aradori e Sims continuano a colpire, Sassari trova invece in Gentile la sua risorsa principale.
Gli animi si scaldano e coach Martino trova il doppio fallo tecnico che vale l’espulsione, Bologna non riesce a tirar fuori da questo la forza per provare l’ultimo aggancio, mentre Sassari chiude la gara, Gentile con la tripla prima e Bilan con il tap in poi, trovano l’ultimo e decisivo break, Bologna non ha più il tempo per chiudere la forbice e Sassari vince 86-80.