fbpx
Home Serie A Sassari vince il trofeo Meridiana, Avellino cede in finale.

Sassari vince il trofeo Meridiana, Avellino cede in finale.

0

Terza gara di preseason per la Scandone, che continua il rodaggio di precampionato; dopo la sfida con Cagliari, ad Olbia, si è riproposta quella che è ormai una classica dell’Estate cestistica Avellinese, la sfida con la Dinamo Sassari che caratterizza già da diverse stagioni il cammino irpino di avvicinamento al campionato.
Con Sacripanti impegnato in Israele al fianco di Messina con la nazionale, è ancora una volta Oldoini a decidere le rotazioni dei biancoverdi.
Primo quarto caratterizzato dalle polveri bagnate nei primi possessi, ritmo alto, ma tanti errori da una parte e dall’altra, prima che Jones, uno dei vari ex di turno, sblocchi il punteggio: è il primo canestro di un minibreak che viene bloccato dall’affidabilità dalla lunga distanza di Leunen, anche se la Sidigas, prova ad affidarsi più al peso sotto canestro di Sekelja che a soluzioni di tiro dalla lunga, prima che D’Ercole firmi la tripla del pareggio a quota 10 dopo la boa di metà quarto.
Sassari in attesa di Planinic è costretta nelle sue rotazioni ad abbassare il quintetto per far rifiatare Jones, Avellino che di assenze ne annovera un numero più importante, risponde presente con Scrubb e Rich e chiude proprio con la magia del n°25 il primo quarto sul +5.
Rich prosegue nel suo show anche in apertura di secondo quarto, dove è la difesa Irpina a fare la differenza e a mettere in ritmo il suo cecchino, capace di portare a 10 le lunghezze di vantaggio e di costringere Pasquini al time out.
Il minuto di sospensione rianima i padroni di casa, che giovano del cambio in regia con il ritorno di Hatcher sul parquet, Avellino si carica di falli, ma Rich si dimostra una vera spina nel fianco della difesa Sassarese, sembra crescere l’intesa nell’alto basso con Leunen, permettendo alla Sidigas di mantenere la testa della gara, concedendo il canestro solo dalla linea della carità, ma permettendo comunque alla Dinamo di rientrare: 32-36 al 18’.
Gli ultimi possessi, condizionati ancora una volta dalle gita in lunetta, permettono alla Sidigas di bissare il vantaggio della fine del primo quarto e al 20’ la Scandone guida 34-39.

Rimane negli spogliatoi Avellino dopo la pausa lunga, Wells e soci soffrono ancora una volta Jones nel pitturato e la capacità di creare in isolamento di Randolph, la tripla di D’Ercole smorza solo parzialmente un break di 17-5 che mette in evidenza un passaggio a vuoto nelle idee in attacco, dove è chiara la mancanza di rodaggio nei giochi, dall’altra parte del campo, la perdita del controllo del ritmo, costringe i biancoverdi a spendere banalmente dei falli, che permettono a Sassari di arrotondare il vantaggio dalla lunetta.
Il ritorno sul parquet di Rich rianima gli ospiti, il n°25 strappa anche qualche applauso dai tifosi avversari e il quarto si chiude sul 59-53.
Oldoini prova a sfruttare il fisico di Zerini e Leunen spalle a canestro, Pasquini risponde subito con il ritorno sul parquet di Jones e il duello con Morse prima e Sekeja poi, va nettamente a favore del giocatore della Dinamo; Sassari sembra più avanti nel rodaggio, ma continua a fare i conti con Rich, l’ex Paris Levallois di puro talento mantiene a galla la Scandone e i padroni di casa non riescono ad andare oltre il +10 nella forbice del vantaggio 71-62 al 36’.
Il tempo diventa un nemico per Avellino che è costretta ad accelerare il ritmo e le soluzioni di tiro per chiudere il gap, il canestro sorride agli ospiti e si portano a due possessi, grazie a Wells e Scrubb, ma ancora una volta i falli condizionano le scelte difensive della Sidigas, che deve fare i conti nell’ultimo minuto con il bonus esaurito, mentre Sassari si ritrova con ancora 1 penalità da sfruttare.
Jones a 30” dalla fine non trema in lunetta e porta a 7 i punti di margine; l’ultimo time out di Oldoini, regala un grande canestro di Zerini che praticamente non fa muovere il cronometro al quale segue un recupero di Scrubb in uscita dal contro time out, Avellino però non concretizza il recupero e Bamforth dalla lunetta sancisce la conquista del trofeo Meridiana per la Dinamo Sassari.
79—72 al 40’.