Ancora una vittoria e Final8 di nuovo nel mirino per la squadra di Esposito, che trova gioco e maturità contro la squadra di Dalmasson, brava a riaprire una gara che l’ha vista sotto anche di 20 punti.
La cronaca:
Parte male Sassari che sembra non essersi accorta che la gara è iniziata, Trieste al contrario è in piena clima partita e piazza un 0-7 di parziale che spinge Esposito al time out; la strigliata del coach bianco blu ha i suoi effetti, Sassari gioca vicino a canestro e restituisce con gli interessi il break subito, portandosi avanti nel punteggio.
Dalmasson, visto anche i due falli di Knox, sceglie di affidarsi ad un quintetto più atletico, Esposito risponde adeguandosi con Polonara da 5, ma mentre per Trieste le percentuali dalla lunga distanza sono un problema, per Sassari arriva proprio dai 6.75 il primo strappo a quota +7 con Thomas protagonista.
Il lungo di casa Dinamo è un rebus per Peric e compagni ma, Trieste non molla la presa, con Sanders bravo ad attaccare sistematicamente il canestro: 24-20 al 10’.
Trieste continua a sparare a salve dalla lunga distanza, non riuscendo a chiudere il gap, mentre Sassari proprio dalle triple, trova fiducia e ritmo in attacco, nonché un nuovo parziale che vanifica il lavoro dell’Alma, +10 per Sassari; Mosley chiude l’emorragia, ma gli ospiti rimangono staccati sino a quando non provano a riattaccare il canestro con gli esterni sfruttando la maggiore mobilità del quintetto, situazione che però scopre il fianco dall’altra parte del campo, dove Cooley fa la voce grossa nel pitturato.
La partita diventa molto fisica, l’intensità dei contrasti sale parecchio, ma è ancora una volta Sassari a trovare il modo di sfruttare le pieghe della gara a suo vantaggio, le rotazioni dalla panchina di Esposito, portano in dote un lavoro importante al momento giusto, con Magro protagonista, situazione che fa evolvere il massimo vantaggio sino a quota 14 per i padroni di casa, prima che Wright fissi sul 51-39 il punteggio al 20’.
Il ritorno in campo dopo la pausa lunga, favorisce ancora una volta i padroni di casa, che prima sfruttano il duello Cooley Peric a proprio favore e poi colpiscono dalla lunga distanza con Polonara, confezionando il +19 e mettendo in mostra una superiorità fisica che spinge costantemente Trieste al fallo, costringendo Dalmasson a modificare le sue scelte, vedi quarta penalità di Knox e bonus esaurito con ancora 6’ da giocare nel quarto.
La reazione di Trieste è basata ancora una volta sul lavoro di Wright, che costantemente attacca il canestro, ma dall’altra parte del campo, i raddoppi di Dalmasson dimostrano una coperta corta su Pierre che porta i suoi sino al +20; l’uscita dal campo di Cooley, permette a Trieste di costruire il break che vale il -10, sfruttando diversi errori dalla lunetta da parte dei padroni di casa e altrettanti errori banali che dimostrano un calo di lucidità che spinge Esposito a chiamare il time out con appena 12″ da giocare nel quarto, fondamentale per consentire a Gentile di mettere la tripla che vale il 76-63 prima dell’ultima mini pausa.
Il quinto fallo di Spissu con cui si apre l’ultimo quarto, vale tre tiri liberi di Cavaliero che portano lo svantaggio per gli ospiti sotto la doppia cifra, con Fernandez freddissimo nel trovare il -6; Sassari subisce la difesa molto aggressiva degli ospiti e scoppia in un nervosismo che prima vale il tecnico di Smith e poi il -3 Triestino; la gara è molto fisica ed entrambe le squadre esauriscono il bonus con ancora 6’ da giocare, il duello Cooley Mosley infiamma il PalaSerradimigni, il primo è una macchina vicino a canestro, il secondo punisce ogni cambio difensivo sul pick and roll, ma è Sassari ad allungare sino al +8, grazie al costante lavoro vicino a canestro anche degli esterni e le conseguenti gite in lunetta. Trieste si trova costretta a premere sull’acceleratore per chiudere la forbice, il ferro però non sorride a Peric e compagni, mentre Sassari trova prima in Cooley e poi nella difesa di Thomas la chiave per chiudere la gara: 102 a 97 il finale nonostante l’ultimo tentativo di rimonta firmato Fernandez, faro dell’attacco ospite nell’ultimo quarto.