Sassari non cede il passo dalla testa del campionato e nonostante una bella Varese, trova l’ottava di fila in campionato; Pierre chiude con una prestazione da 42 di valutazione, mentre brilla Tambone nelle file ospiti.
La cronaca:
Varese si dimostra da subito molto dura in difesa, provando sistematicamente ad anticipare l’uscita dei blocchi da parte dei piccoli avversari, così da costruire in contropiede; Sassari oltre a McLean è costretta a rinunciare anche ad Evans, ma trova comunque spazio sotto canestro grazie ad un ottimo Bilan, Varese risponde colpendo dalla lunga distanza, ma nonostante le buone percentuali, non riesce a fuggire, in compenso si carica di falli e Sassari può approfittare di diverse gite in lunetta.
Sorokas si dimostra una risorsa sorprendente, all’esordio in campionato, per lui 11 punti in un quarto che valgono anche il primo sorpasso Sassarese in chiusura della prima frazione, l’Openjobmetis continua a colpire dalla lunga distanza e tiene in equilibrio il punteggio, prima del gioco da 3 punti di Pierre che vale il 28-25 al 10’.
La Dinamo colpisce dai 6.75 in apertura di secondo quarto, Jerrells e Pierre sono chirurgici e il Banco costruisce il suo primo vero allungo sul +9, gli ospiti non trovano una risorsa in difesa che possa arginare Pierre schierato da 4, ma con Vene, ritrova la precisione dalla lunga distanza che vale il rientro sino al -5, il primo canestro di un break che vale il ritorno sotto sino ad un possesso costruito grazie al lavoro degli esterni. I 3 falli di Cervi in meno di 2’ costringono Caja a forzare le rotazioni dei lunghi, Bilan ne approfitta, Tambone risponde, ma Sassari riesce comunque a riaprire la forbice, sfruttando il tanto spazio nel pitturato avversario concesso da Simmons, pesantemente redarguito anche dal suo coach in panchina. 50-43 al 20’.
Pierre continua a martellare dopo la pausa lunga, Sassari insiste col gioco nel pitturato su Bilan e da questo costruisce il suo massimo vantaggio a cui si lega anche il quarto fallo di Peak; la Dinamo dilaga sino al +14 colpendo dalla lunga distanza, ma Clark ed un ispirato Tambone, provano a ricucire lo strappo trovando anche un break di 0-6, la squadra di Caja trova le misure all’attacco biancoblu, i raddoppi su Bilan funzionano e il lavoro di Jakovics consente agli ospiti di tenere aperta la gara, tanto da portarsi a -3. Lo scambio di colpi dalla lunga distanza, permette a Sassari di rimettere luce nel punteggio, ma Varese rimane in scia, Tambone continua a fare male con i tiri pesanti, Vitali risponde presente, ma la squadra di Caja raddrizza con merito una frazione partita male e chiude a -5 al 30’: 75-70.
Varese prova da subito a chiudere il gap, sfruttando il lavoro di Simmons, Sassari risponde con il solito Pierre, ma grazie alle consuete triple dei rossoneri non riesce a fuggire, anzi il solito Tambone firma il nuovo sorpasso ospite e fa crescere le speranze di Varese di espugnare il PalaSerradimigni. La gara si decide solo negli ultimi possessi, Sassari sfrutta le diverse gite in lunetta e arriva sul +2 a 30” dalla fine, con Gentile dal sangue freddissimo ai liberi, Varese ancora una volta non si fa intimorire, Simmons inchioda l’alley oop del -2, ma subito dopo arriva il momento chiave della gara; sulla rimessa Pierre subisce il fallo antisportivo di Vene, il Canadese prima e ancora Gentile poi, dalla lunetta, costruiscono l’ultimo decisivo break, sotto di 6 Varese non trova il canestro e la gara si archivia sul 93-87.