Sassari affonda Varese, le percentuali spaventose dei Sardi nei primi due quarti fanno fuggire i biancoblu, che poi controllano il resto della gara impedendo agli ospiti di trovare un break che cambia l’inerzia. 104-82 il risultato finale.
Assenti Kruslin, Treier e coach Pozzecco, tutti in via precauzionale per sintomi covid-19.
La cronaca:
Botta e risposta ad inizio gara, Sassari senza Kruslin e Treier e orfana anche di coach Pozzecco, tutti per motivi precauzionali legati al Covid 19, si affida al gran lavoro di Burnell vicino e lontano da canestro, l’ex Cantù in difesa non riesce ad incidere su Strautins, ma è la risorsa primaria per l’attacco dei padroni di casa, Varese risponde cercando di alzare il ritmo trovando punti in contropiede e sfruttando il solito Scola, ma è spesso in ritardo in uscita dai blocchi e Sassari allunga sfruttando le conclusioni dalla lunga distanza. La scelta di passare a zona per Bulleri non porta i frutti sperati e la Dinamo allunga in maniera decisa, chiudendo a +18 il primo quarto con Spissu e Pusica ancora a far male dai 6.75 e toccando quota 36 nel punteggio.
Bendzius continua a martellare dalla lunga distanza, Strautins risponde, ma Varese non sembra riuscire a reggere dopo i raddoppi in difesa e vede i padroni di casa scappare sempre più lontano, Pusica firma il punto 50 dopo appena 14’ con un 10\11 di squadra che rende Sassari padrona dell’inerzia senza grossi problemi, con Varese ad appena quota 24.
La gara sembra già decisa con ancora più della metà del tempo da giocare, i padroni di casa, continuano a fare malissimo da 3, mentre Varese, non riesce a trovare una sola chiave per andare a canestro in maniera efficace o semplicemente trovare dei punti che possano dare un briciolo di fiducia agli uomini di Bulleri. Strautins è il faro per l’attacco ospite, l’unico che sembra riuscere a trovare continuità nel gioco, ma è una tenua resistenza ad una gara che ha una sola padrona in campo; 67-32 al 20’ con Burnell cuore pulsante per i biancoblu e Varese che si ritrova anche senza capitan Ferrero per infortunio.
La ripresa non vede da subito la reazione ospite, ma le storie tese tra Burnell e Strautins portano all’espulsione dell’ex Cantù reo di un antisportivo e di un fallo tecnico per gli improperi urlati al n°12, situazione complessiva che vale un break di 5 punti, che Sassari è brava a non tramutare in un cambio di inerzia, con Devecchi pronto a sigillare il nuovo +33 dalla lunga distanza. Varese non alza bandiera bianca nonostante il passivo e trova, dalle mani di Scola, il modo di ridurre parzialmente il gap, ma Sassari rimane altrettanto attenta e presente nella gara, continua a costruire bene dalla lunga distanza e mantiene a cavallo dei 30 punti, il margine di vantaggio con Tillman bravo a reggere il duello con Scola 84-58 al 30’.
Scola brilla come al solito, ma non basta per impensierire una Sassari cortissima, ma capace di rimanere lucida e controllare gli ultimi 10′, tramutandoli in un lungo garbage time che serve solo a delineare il punteggio finale: 104-82 al 40′.